Equa spartizione?

Per la continuità dei servizi occorre che le varie siano coperte, non rileva da chi. Nei periodi con maggiori richieste di ferie, trovate meglio autorizzarle man mano che vengono richieste in linea, oppure usare criteri di rotazione? A me sembrano paternalisti e comunque arbitrari, se non altro perché si può sempre tirare fuori che nel ponte del due giugno si può andare al mare e in quello dell’1 novembre no. Se si vuole una spartizione la si potrà concordare formalmente o no tra lavoratori, piuttosto che richiederla al capitalista, alla faccia della lotta di classe. La paura di una guerra tra poveri sembra faccia preferire essere manovrati coi fili dal ricco. Da millenni tutti i conservatori hanno ripetuto lo slogan della pace sociale, ed Erich Fromm ha ben mostrato come per stare tranquilli ci si affida ai dittatori. Più terra terra, non vedo a che serva tutto ciò, se poi una volta ottenuti i giorni liberi non si può andare in vacanza per esaurimento posti sugli aerei.
In ogni caso, vi sembra pertinente il riferimento al benessere organizzativo del decreto 81/2008?