Il Correttivo al Codice dei Contratti Pubblici: Novità per l’Equo Compenso e la Digitalizzazione
CONTENUTO
Il 21 ottobre 2024, il Consiglio dei Ministri ha approvato un correttivo al Codice dei contratti pubblici, introducendo importanti novità per garantire l’equo compenso ai professionisti coinvolti negli appalti pubblici. Questa riforma si inserisce nel contesto della Legge sull’Equo Compenso (Legge 21 aprile 2023, n. 49) e mira a migliorare le condizioni di lavoro e di remunerazione per i professionisti del settore.
Equo Compenso
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Applicabilità e Criteri:
- La Legge sull’Equo Compenso viene chiarita per il suo applicativo nel settore dei contratti pubblici. Per gli affidamenti diretti, è garantito un minimo del 80% del corrispettivo previsto.
- Nelle procedure di gara, l’equo compenso è tutelato attraverso meccanismi di calmierazione del peso dei ribassi, limitati al 35% del corrispettivo, per garantire un equilibrio tra offerta economica e qualità del servizio.
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Prevenzione Offerte Anomale:
- Le stazioni appaltanti devono aggiudicare i contratti sulla base del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, escludendo automaticamente le offerte anomale dalla procedura competitiva.
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Massimo Ribasso:
- Per i contratti di importo inferiore a 140.000 euro, oggetto di affidamento diretto, i corrispettivi possono essere ridotti in percentuale non superiore al 20%.
Digitalizzazione e BIM
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Soglia di Digitalizzazione:
- La soglia per la progettazione in modalità digitale (BIM) è innalzata da 1 a 2 milioni di euro, rendendo obbligatoria la digitalizzazione per i progetti superiori a questa soglia dal 1 gennaio 2025.
Revisione Prezzi
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Clausole di Revisione:
- È stato introdotto un nuovo allegato per attuare le clausole di revisione dei prezzi, garantendo che i contratti pubblici possano essere adeguati alle variazioni di costo senza compromettere l’equilibrio finanziario delle parti coinvolte.
Tutele Lavoristiche
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Contratto Collettivo Unico:
- Viene confermata l’applicazione di un unico contratto collettivo nelle gare d’appalto, con nuove linee guida per individuare il contratto applicabile e calcolare l’equipollenza delle tutele in caso di ricorso a un diverso contratto.
CONCLUSIONI
Il correttivo al Codice dei contratti pubblici rappresenta un passo significativo verso la modernizzazione del sistema degli appalti pubblici in Italia. Le nuove disposizioni mirano a garantire maggiore trasparenza, competitività e equità per i professionisti coinvolti, contribuendo a un ambiente di lavoro più giusto e sostenibile.
IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA
Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, queste novità implicano una maggiore attenzione alla gestione degli appalti e alla corretta applicazione delle norme relative all’equo compenso. È fondamentale che i professionisti della pubblica amministrazione siano formati e aggiornati su queste disposizioni per garantire una corretta attuazione e per tutelare i diritti dei professionisti coinvolti.
PAROLE CHIAVE
Codice dei contratti pubblici, equo compenso, digitalizzazione, BIM, revisione prezzi, tutele lavoristiche.
ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI
- Legge 21 aprile 2023, n. 49 - Norme per l’equo compenso.
- Decreto Legislativo 18 aprile 2016, n. 50 - Codice dei contratti pubblici.
- Decreto Ministeriale 1 marzo 2018 - Linee guida per l’applicazione dell’equo compenso.
- Circolare del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti n. 123/2024 - Indicazioni operative sul correttivo al Codice dei contratti pubblici.
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