Equo compenso: la normativa attuale permette di ribassare le sole “spese e oneri accessori”

La Normativa sull’Equo Compenso: Novità e Implicazioni

CONTENUTO

La Legge 49/2023 ha introdotto significative modifiche alla normativa sull’equo compenso, ampliando le tutele per i professionisti coinvolti nelle procedure di gara e negli affidamenti diretti. Questa legge non si limita a stabilire che i compensi non possano essere ridotti solo per “spese e oneri accessori”, ma prevede meccanismi più complessi per garantire una giusta remunerazione.

Meccanismi di Calmierazione del Peso dei Ribassi

Il Codice degli Appalti, in virtù delle modifiche apportate dalla Legge 49/2023, introduce meccanismi di calmierazione dei ribassi. In particolare, è previsto che i ribassi non possano superare il 35% del corrispettivo. Questo approccio mira a tutelare l’equo compenso, evitando che i ribassi eccessivi compromettano la qualità del lavoro e la sostenibilità economica delle prestazioni professionali. La ratio di questa norma è quella di garantire che i professionisti possano ricevere una remunerazione adeguata per i servizi offerti, preservando al contempo la concorrenza leale tra gli operatori.

Affidamenti Diretti

Per quanto riguarda gli affidamenti diretti, la normativa stabilisce che il corrispettivo non può essere ridotto oltre l’80% del valore previsto. In particolare, per i contratti di servizi di ingegneria e architettura di importo inferiore a 140.000 euro, la riduzione massima consentita è del 20%. Questo rappresenta un ulteriore passo verso la protezione dei professionisti, garantendo che anche in situazioni di affidamento diretto non si scenda sotto una soglia di compenso equo.

Applicazione delle Norme

La sentenza del TAR Campania del 16 luglio 2024, n. 1494, ha confermato la compatibilità tra il D.Lgs. 36/2023 e la Legge 49/2023, stabilendo che è possibile ribassare la quota di compenso, a condizione che venga effettuata una verifica dell’anomalia delle offerte. Questo meccanismo di controllo è fondamentale per garantire che le offerte presentate siano congrue e che non compromettano la qualità del servizio.

CONCLUSIONI

In sintesi, la Legge 49/2023 ha ampliato le tutele relative all’equo compenso, introducendo meccanismi di limitazione dei ribassi nelle gare e negli affidamenti diretti. Queste novità rappresentano un importante passo avanti per la protezione dei professionisti, garantendo che la loro remunerazione sia equa e sostenibile.

IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA

Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, è fondamentale comprendere queste nuove disposizioni, poiché influenzano direttamente le modalità di gestione delle gare e degli affidamenti. La consapevolezza delle norme sull’equo compenso può migliorare la qualità delle offerte e garantire una maggiore equità nel mercato degli appalti pubblici.

PAROLE CHIAVE

Equo compenso, Legge 49/2023, Codice Appalti, ribassi, affidamenti diretti, professionisti, TAR Campania.

ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI

  1. Legge 49/2023.
  2. D.Lgs. 36/2023.
  3. Sentenza TAR Campania, 16 luglio 2024, n. 1494.

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