Erogazione contributi ad associazioni

Buona sera, vedendo la finanziaria ho notato che ha assegnato i seguenti contributi:
FISH (CO 738) = 250.000 per il 2022, € 650.000 per il 2023;
ANFASS (CO 739) = € 500.000 per il 2022;
COMUNITA’ DI SANT’EGIDIO (647 CO) = per il progetto Pilota “VIVA GLI ANZIANI” € 1.278.000 per il 2022, € 2.278.000 per il 2023 ed € 2.444.816 per il 2024.
Ma queste associazioni in base a quale procedimento amministrativo sono state individuate?
alla base c’è una procedura di evidenza pubblica?
Non devono rispettare l’art. 12 della 241/90?
Neanche i principi di trasparenza, non discriminazione, parità di trattamento?

Soltanto noi in comune per erogare 500,00 ad un’associazione che vuole portare dei disabili sulla neve dobbiamo fare:
Delibera di giunta di indirizzo;
redazione bando ed allegati;
Determina approvazione atti;
Pubblicazione bando;
Determina nomina Commissione;
Istruttoria domande;
Verbalizzazione sedute della Commissione;
Determina approvazione verbali;
Determina erogazione contributo;

Con il Risultato che la NEVE SI E’ SCIOLTA ed i ragazzi non possono andarci.

Loro non potrebbero avere un “Cugggino” che fa parte di queste associazioni…?
grazie

Ovviamente non è possibile valutare la situazione senza conoscerne il contesto.
In taluni casi, specialmente per determinati progetti pubblici, il conferimento di contributi può assumere la forma di partite di giro in presenza di somme attribuite agli enti locali da enti sovradeterminati in ambito regionale, nazionale ovvero europeo.

In casistiche molto più comuni, onlus ed altri soggetti teoricamente “No Profit” sono invece individuati come soggetti gestori di servizi di pubblica utilità, per affidamento diretto, gara o convenzione, dall’ente medesimo ovvero in unioni comunali o altri organismi di area vasta, pertanto percettori in forza di tali accordi, di sovvenzioni, compartecipazioni economiche ovvero pagamenti veri e propri delle prestazioni rese.

Evitando inutili chiacchiere da bar, è più semplice effettuare una richiesta di accesso civico generalizzato all’ente locale, richiedendo l’ostensione degli atti che abbiano determinato tali esborsi.

Sulla base degli atti, pertanto seguendo la scia dei soldi, si può giungere ad una risposta.
E’ chiaro che in assenza di adeguate motivazioni sareste di fronte ad un reato; in fattispecie per danno erariale ed eventuale distorsione della concorrenza territoriale.

L’utilizzo di onlus, associazioni e cooperative sociali di tipo B è fin troppo spesso abusato proprio per mascherare interessi illegittimi, tuttavia l’interesse per il territorio e la buona amministrazione deve focalizzarsi nella ricerca di risposte, non nella chiacchiera.

Ti dico come la vedo io, nella totale consapevolezza che sicuramente potrò sbagliare:

  1. partite di giro: la vedo difficile che l’UE dia un contributo allo stato da girare per forza ad ANFASS, COMUNITA’ DI S.EGIDIO, FISH o altro…mai visto ne sentito…
  2. nel caso che i soggetti “NO PROFIT” siano oggetti gestori di servizi di pubblica utilità devono cmq rispettare il codice degli appalti e cmq almeno i principi costituzionali di trasparenza parità di trattamento e non discriminazione;
  3. accesso civico generalizzato lo faccio al MEF? …mi pare complesso;
    il resto mi sembrano riflessioni proprie…
    sulle chiacchere da bar non so a cosa ti riferisci.

Cordialtà