salve a tutti!
Ieri ho svolto la mia prima prova scritta con domande a risposta aperta.
Sono rimasta spiazzata dall’indicazione della commissione sull’uso tassativo del corsivo, anche nella brutta copia.
A detta della commissione il senso della richiesta è nell’esigenza di rendere gli elaborati più neutri possibile, scevri da qualsiasi segno di riconoscimento.
mi chiedo due cose:
1- può l’ansia di non avere segni riconoscibili sugli elaborati essere più stringente della necessità di CAPIRE cosa ci sia scritto? non trovo riferimenti normativi che diano precedenza ad un aspetto sull’altro;
2 - qual è il valore della brutta copia? capisco che debba essere consegnata, ma cosa può farne la commissione? è a tutti gli effetti parte dell’elaborato e quindi in qualche modo ne tengono conto, oppure non lo è e quindi perché mai dovrebbero guardarla e dire che sia distinguibile perché scritta in stampatello?
ringrazio anticipatamente chi vorrà rispondere.