Esercizio vicinato all'esterno area privata

Buongiorno, in occasione di una sagra paesana un esercente al dettaglio, settore NON alimentare avente a disposizione un’area esterna (è la sua-privata) immediatamente adiacente l’ingresso del suo negozio, vorrebbe posizionare un banco di vendita con alcuni dei suoi prodotti. Credo possa farlo “liberamente”. Nel senso, anche qualora decidesse di spostare all’esterno il registratore di cassa ed effettuare NON solo esposizione, trattandosi di area privata di sua pertinenza, non trovo motivi ostativi, tanto più trattandosi di 4 domeniche di ottobre, quindi vendita all’esterno solo temporanea. Cosa ne pensate?

In teoria, per il commercio in sede fissa occorre una destinazione d’uso dei luoghi compatibile. Occorre la destinazione “commerciale al dettaglio”. Ne caso che dici può essere una ipotesi tollerabile in funzione della festa pubblica. Meglio sarebbe però che nella delibera di giunta che ratifica / istituisce la festa (in genere c’è una DGC) venisse sancita la possibilità per tutti gli esercenti di mettere il banchino su area priva a o su area pubblica in radianza al negozio.

Il fatto che ci sia la festa autorizza, di per sé, l’esercente a usare un’area non commerciale per esercitare il commercio al dettaglio? Direi di no. Lo potrebbe fare ogni volta che vuole? Se tutti lo facessero?

Meglio, come ho suggerito, anche se nei fatti è solo un formalità che aggiunge poco, specificare la coda in atto a contenuto generale cui tutti, in condizione di imparzialità, possono usufruire.