Buongiorno, l’art.2bis della L. 241/90 dispone che l’istante ha diritto di ottenere un indennizzo per il mero ritardo ALLE CONDIZIONI E CON LE MODALITA’ STABILITE DALLA LEGGE O DA RELATIVO REGOLAMENTO". Ebbene, la successiva legge che stabilisce le condizioni e le modalità dell’indennizzo da ritardo è il DL 69/2013 (convertito nella L.98/2013), nello specifico l’articolo 28 di questo DL. In esso si stabiliscono 30€ per ogni gg di ritardo (max 2000€) ma, al comma 10, si legge che tali disposizioni SI APPLICANO IN VIA SPERIMENTALE ai soli procedimenti per AVVIO/ESERCIZIO DI IMPRESA. Al comma 12 si aggiunge infine che decorsi 18 mesi dall’entrata in vigore della legge si sarebbe dovuto stabilire un apposito REGOLAMENTO GOVERNATIVO per disciplinare tutti gli altri casi di indennizzo da ritardo, oltre quello introdotto in via sperimentale per l’avvio/esercizio di impresa. Domanda: è mai stato introdotto un regolamento che disciplini nello specifico le condizioni e le modalità di indennizzo da ritardo per tutti gli altri procedimenti? Se così non fosse, in caso di ritardo (anche considerando il termine dimezzato del potere sostitutivo) ad esempio per il procedimento di concessione di occupazione suolo pubblico (non per esercizio di impresa, ma ad esempio per un gazebo di volontariato), se io non ho subito nessun danno, ho comunque diritto all’indennizzo per ritardo? e se sì, a quali condizioni e con quali modalità? GRAZIE PER CHI MI VORRA’ RISPONDERE!
- la ricostruzione è perfetta
- manca regolamento governativo
- i procedimenti NON di impresa sono scoperti dall’indennizzo
Grazie mille per il chiarimento e la sintesi!