Esperienza professionale per commercio - somministrazione alimenti conseguita all'estero

Buongiorno,
uno studio commerciale chiede se possa essere ammessa, a riprova del possesso dei requisiti professionali per l’avvio di un commercio elettronico al dettaglio di prodotti alimentari, una dichiarazione di un soggetto che, in qualità di socio di una società svizzera, dichiara di vendere alimenti e alcolici fin dal 2017.
I primi dubbi sono di tipo operativo, in quanto non saprei come controllare l’effettivo settore della società svizzera, non potendo fare una visura camerale, dovendomi invece basare per la verifica (anche della presenza effettiva e del ruolo in società) su quanto trasmesso dall’impresa. Inoltre quanto previsto dall’art. 71 d.lgs 59/2010 ( e dall’art. 12 L.R. Toscana 62/2018) sul fatto che l’esperienza professionale debba essere comprovata dall’iscrizione all’INPS mi sembrerebbe di difficile verifica (posto che si possa estendere agli istituti previdenziali stranieri, anche in questo caso come faccio a riscontrare quanto eventualmente trasmesso?).
Sulla questione poi del riconoscimento della qualifica professionale da parte del MISE : è da considerarsi la soluzione al caso di specie anche se l’esperienza professionale nel settore alimentare non porta all’acquisizione di una qualifica professionale ben specifica, ma bensì ad una “abilitazione” al commercio e somministrazione di alimenti?
Grazie per l’attenzione.

i requisiti professionali sono soggetti al riconoscimento ministeriale ai sensi del d.lgs. n. 206/2007.

In questo caso tocca al MiSE. Prima uscivano in gazzetta ora nel sito del ministero competente. vedi qua:

Se ne apri qualcuno (anche quello del 14/05) vedi che riguardano anche l’esperienza professionale.

Il requisito estero non può essere, di per sé, un elemento della SCIA indicato direttamente dal dichiarante. Il dichiarante dovrà indicare gli estremi del decreto ministeriale di riconoscimento.

Grazie, non riuscivo a trovare riscontri per l’esperianza professionale.