Estetista - affitto di cabina - contratto

Il contratto di affitto di cabina per attività di estetista, può avere la forma di una scrittura privata registrata all’Agenzia dell’Entrate, senza autenticazione del notaio?
Inoltre sempre per l’affitto di cabina per attività di estetista è valido un comodato gratuito, registrato all’Agenzia dell’Entrate?

Parto da lontano. Se nelle locazioni abitative è assai frequente il caso della locazione di porzione di fabbricato, nel caso dei fabbricati commerciali / produttivi l’agenzia delle entrate, in genere, non accetta questa ipotesi. In generale, il codice civile non disciplina specificamente la questione ma la libertà contrattuale porta a ritenere che sia pienamente legittima l’ipotesi della locazione di porzione di fabbricato. Nel caso dei fabbricati commerciali, però, considerazioni di carattere fiscale portano a ritenere che tale ipotesi possa essere percorsa solo previo formale frazionamento catastale. Puoi approfondire con l’Agenzia delle Entrate.
Detto questo, per l’affitto di poltrona, in generale per il c.d. co-workind, si procede con un contratto ai sensi dell’art. 1615 CC “gestione e godimento della cosa produttiva”, afferente alla tipologia dell’affitto. Direi che occorre la forma scritta ma non l’atto pubblico. Anche in questo caso, puoi approfondire con l’Ag.E che, in genere, vuole la registrazione. Anche il comodato, se per beni immobili, è soggetto a registrazione.

In ogni caso, se lavori in Comune, sono aspetti indiretti che non ricadono nella tua competenza. Puoi rimetterti all’AgE.