Estetista e sanzioni etichettatura cosmetici

Buongiorno.
non so se ho azzeccato la sezione del sito.
estetista apre la propria attività, ASL nella verifica della SCIA presentata, leggendo casualmente l’etichetta di un cosmetico rileva che è scritto solo in inglese.

L’articolo 19 del Regolamento UE 1223/2009 dispone l’obbligo di etichettatura;
L’articolo 3 comma 1 del D.M. Ministero della Salute 27/09/2018 dispone l’obbligo della lingua italiana.
L’articolo 6, comma 2, punto 2 impone ai distributori l’obbligo di verificare che siano rispettati i requisiti linguistici di cui all’articolo 19, paragrafo 5.
Le condotte non conformi al Regolamento sono sanzionate, in Italia, dal D.Lgs. 04/12/2015, n. 204 che, all’articolo 5, sanziona i distributori per la violazione dell’obbligo di cui all’articolo 6, comma 2, con l’ammenda da euro 3.000 a euro 30.000; si tratta(va), quindi, di un reato.
l’estetista si ritrova con sanzione seppur ridota di 16.667 + diffida amministrativa.

l’acconciatore sta a C, il distributore sta a Torino.
La diffida amministrativa è applicabile nell’ambito di procedimenti sanzionatori disciplinati nei settori riguardanti il commercio e altro e l’applicazione della diffida amministrativa può essere estesa ad altri settori, non espressamente richiamati, da specifiche leggi regionali di settore.

chi eroga quindi la sanzione ed è giusto sanzionare l’estetista o il sito di produzione?
l’istituto della diffida amministrativa è applicabile all’ambito dei cosmetici trattandosi di “commercio”?
L’Ente titolare della funzione sanzionatoria è la Regione. Nel caso del Piemonte la Regione, con la Legge regionale n. 35 del 03 luglio 1996, all’articolo 2, ha delegato le funzioni amministrative sanzionatorie relative alla cosmesi alle ASL territorialmente competenti.
però Il Decreto del Ministro della Salute del 27 settembre 2018 dispone che la comunicazione del sito di produzione sia inviata al Ministero della Salute e alle Regioni/Provincie Autonome territorialmente competenti quindi il laboratorio di Torino non sarà mai comunicato direttamente a una ASL.

mi ritrovo in un garbuglio normativo dove non si capisce chi doveva fare cosa.