Ex consigliere comunale nel cda di società in house? Inconferibile per legge del 2013, ora non più - www.anticorruzione.it

L’Incompatibilità tra Consigliere Comunale e CDA di Società in House: Evoluzione Normativa

CONTENUTO

Nel 2013, la normativa italiana stabiliva un divieto di incompatibilità tra il ruolo di consigliere comunale e la partecipazione ai consigli di amministrazione (CDA) delle società in house. Questo divieto era stato introdotto per garantire la separazione tra le funzioni politiche e quelle gestionali, evitando conflitti di interesse e promuovendo la trasparenza nella gestione delle risorse pubbliche. Tuttavia, con l’entrata in vigore del Decreto Legislativo n. 175 del 19 agosto 2016, noto come Testo Unico sulle Società Partecipate (TUSP), tale divieto è stato abrogato.

Il TUSP ha ridefinito le regole riguardanti le società in house, stabilendo che le amministrazioni pubbliche possono nominare membri dei CDA anche tra i consiglieri comunali, a condizione che vengano rispettati determinati criteri di trasparenza e responsabilità. Le società in house sono ora regolate da un quadro normativo che mira a garantire una gestione più efficiente e responsabile, promuovendo la partecipazione attiva dei rappresentanti eletti.

Recentemente, la disciplina delle società pubbliche ha subito ulteriori revisioni, con l’obiettivo di migliorare la governance e la trasparenza. Queste modifiche sono state introdotte per rispondere alle crescenti richieste di accountability da parte dei cittadini e per garantire che le società in house operino nel migliore interesse della collettività.

CONCLUSIONI

La modifica della normativa ha aperto nuove opportunità per i consiglieri comunali, consentendo loro di partecipare attivamente alla gestione delle società in house. Tuttavia, è fondamentale che tali partecipazioni siano gestite con la massima attenzione per evitare conflitti di interesse e garantire la trasparenza nelle decisioni. La revisione delle norme rappresenta un passo avanti verso una maggiore responsabilità nella gestione delle risorse pubbliche.

IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA

Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, è essenziale comprendere le nuove regole riguardanti l’incompatibilità e le opportunità di partecipazione nelle società in house. La possibilità di ricoprire ruoli di responsabilità in queste entità può rappresentare un’importante opportunità di carriera, ma richiede anche una consapevolezza delle responsabilità etiche e legali connesse a tali posizioni. È fondamentale che i dipendenti pubblici siano informati sulle normative vigenti e sulle implicazioni delle loro scelte professionali.

PAROLE CHIAVE

Incompatibilità, Consigliere Comunale, CDA, Società in House, TUSP, Trasparenza, Governance, Responsabilità.

ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI

  1. Decreto Legislativo n. 175 del 19 agosto 2016 - Testo Unico sulle Società Partecipate (TUSP).
  2. Legge n. 190 del 6 novembre 2012 - Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione.
  3. Decreto Legislativo n. 33 del 14 marzo 2013 - Riordino della disciplina riguardante la trasparenza degli enti pubblici.

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