Farmaci veterinari - aggiunta dettaglio a ingrosso già autorizzato

Buongiorno,
un commerciante all’ingrosso di farmaci veterinari vuole avviarne anche la vendita al dettaglio. Richiamato l’art.70 del D.lgs 193/2006, si chiede un parere su quanto segue.

  1. Se oltre all’autorizzazione per la vendita al dettaglio dei farmaci veterinari prevista dal comma 2 per chi sia già autorizzato come grossista, debba comunque essere presentata SCIA per un esercizio di vicinato non alimentare o se l’autorizzazione è valida in se e per sè per la vendita al dettaglio. Inoltre, nel caso in cui si ritienesse necessaria anche la SCIA di vicinato oltre all’autorizzazione, se nella stessa si debba dichiarare anche il commercio all’ingrosso (congiunto al dettaglio), e quindi dar conto delle superfici di vendita, anche e soprattutto per verificare il rispetto dei limiti dimensionali previsti dall’art. 26 commi 3 e 4 L.R. Toscana 62/2018.
  2. Se nel caso in cui il grossista di farmaci veterinari volesse avviare la vendita al dettaglio anche di farmaci da banco ad uso umano, allora (come sembrerebbe possibile), sia sufficente solo avviare un esercizio di vicinato - parafarmacia, nella quale eventualmente comunque dar conto delle superfici ingrosso - dettaglio.

Grazie.

La norna che citi è scritta proprio male. Il Ministero della salute, con nota 21/05/2012, n. DGSAF/9643-P si è espresso così:

La vendita al dettaglio di medicinali veterinari di cui al comma 1 dell’art. 70 del D.Lgs. n. 193/2006 da parte del farmacista in farmacia è attività diversa da quella di cui al comma 2 dello stesso articolo, con la quale si disciplina invece la vendita diretta da parte del grossista. Pertanto, gli esercizi commerciali che intendono operare ai sensi del comma 2 devono ottenere l’autorizzazione regolata dallo stesso comma. Per quanto concerne, infine, gli esercizi commerciali che vendono al dettaglio medicinali veterinari, questi sono tenuti a comunicare alla banca dati centrale del Ministero della salute l’inizio e la cessazione dell’attività secondo modalità che saranno rese note con l’avvio del sistema di tracciabilità. Tuttavia, tale comunicazione non deve essere accompagnata dall’invio di documentazione (planimetrie ecc.) o di pareri.

Il senso dovrebbe essere che il commercio al dettaglio di farmaci veterinari è possibile solo in farmacia o in parafarmacia. Tuttavia “in deroga” a questo principio, il grossista può essere autorizzato (non deve diventare farmacia o parafarmacia) alla vendita diretta se è presente un farmacista. E’ un’ulteriore autorizzazione. Il commercio farmaci non è disciplinato dalla LR sul commercio.

Se il grossista veterinario volesse vendere farmaci umani da banco (SOP / OTC), dovrebbe aprire un reparto separato di parafarmacia con un farmacista (vedi i DM sulle parafarmacie)

… Ma è possibile avviare la parafarmacia (SCIA UNICA VICINATO) per i soli farmaci veterinari? Nel senso, l’autorizzazione in deroga del comma 2 può in alternativa essere sostituita dall’avvio di una parafarmacia?
Grazie.

sì, esiste la parafarmacia veterinaria (vende tutti i farmaci veterinari). La norma tecnica con i requisiti è il DM 19/10/2012