Buongiorno,
un commerciante all’ingrosso di farmaci veterinari vuole avviarne anche la vendita al dettaglio. Richiamato l’art.70 del D.lgs 193/2006, si chiede un parere su quanto segue.
- Se oltre all’autorizzazione per la vendita al dettaglio dei farmaci veterinari prevista dal comma 2 per chi sia già autorizzato come grossista, debba comunque essere presentata SCIA per un esercizio di vicinato non alimentare o se l’autorizzazione è valida in se e per sè per la vendita al dettaglio. Inoltre, nel caso in cui si ritienesse necessaria anche la SCIA di vicinato oltre all’autorizzazione, se nella stessa si debba dichiarare anche il commercio all’ingrosso (congiunto al dettaglio), e quindi dar conto delle superfici di vendita, anche e soprattutto per verificare il rispetto dei limiti dimensionali previsti dall’art. 26 commi 3 e 4 L.R. Toscana 62/2018.
- Se nel caso in cui il grossista di farmaci veterinari volesse avviare la vendita al dettaglio anche di farmaci da banco ad uso umano, allora (come sembrerebbe possibile), sia sufficente solo avviare un esercizio di vicinato - parafarmacia, nella quale eventualmente comunque dar conto delle superfici ingrosso - dettaglio.
Grazie.