La Finanza di Progetto e il Nuovo Codice degli Appalti: Cosa Cambia per i Dipendenti Pubblici
CONTENUTO
La finanza di progetto è uno strumento fondamentale per la realizzazione di opere pubbliche e servizi attraverso investimenti privati. Fino al 30 giugno 2023, la disciplina di riferimento era il decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, noto come Codice degli Appalti, che è stato abrogato dal nuovo Codice degli Appalti pubblici (D.Lgs. 36/2023) a partire dal 1° luglio 2023.
Disciplina Previgente
Il D.Lgs. 50/2016 prevedeva una serie di norme specifiche per l’affidamento dei contratti pubblici, inclusi i procedimenti di gara e le modalità di interazione tra il Responsabile dell’Ufficio di Procedura (RUP) e gli operatori economici. Queste norme erano finalizzate a garantire trasparenza, concorrenza e correttezza nelle procedure di affidamento [1].
Nuova Disciplina
Con l’entrata in vigore del D.Lgs. 36/2023, sono state introdotte significative modifiche. Tra le novità più rilevanti vi sono:
- Modalità di affidamento: è stata introdotta la possibilità di ribasso limitato alle spese generali.
- Equo compenso: è stata stabilita una disciplina specifica per garantire un equo compenso ai professionisti dei servizi di ingegneria e architettura [2][3].
Concessioni di Servizi
Le concessioni di servizi, che rientrano nell’ambito dei contratti pubblici, sono ora regolate dalle stesse norme del nuovo Codice. Pertanto, la disciplina applicabile a una proposta di finanza di progetto che include concessioni di servizi dipenderà dalla data di presentazione della proposta. Se presentata prima del 1° luglio 2023, si applicherà la disciplina previgente; se presentata successivamente, sarà soggetta alle nuove norme [4].
CONCLUSIONI
In sintesi, la transizione dal D.Lgs. 50/2016 al D.Lgs. 36/2023 segna un cambiamento significativo nella gestione della finanza di progetto e dei contratti pubblici. È fondamentale per i dipendenti pubblici e i concorsisti essere a conoscenza di queste modifiche, in quanto influenzano direttamente le procedure di gara e la gestione dei contratti.
IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA
I dipendenti pubblici e i concorsisti devono aggiornarsi sulle nuove normative e procedure introdotte dal D.Lgs. 36/2023. La conoscenza delle differenze tra la disciplina previgente e quella attuale è cruciale per garantire una corretta applicazione delle norme e per evitare errori nelle procedure di gara e nell’affidamento dei contratti.
PAROLE CHIAVE
Finanza di progetto, Codice degli Appalti, D.Lgs. 36/2023, concessioni di servizi, procedure di gara, equo compenso.
ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI
- Decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 - Codice dei contratti pubblici.
- Decreto legislativo 1° luglio 2023, n. 36 - Nuovo Codice degli Appalti pubblici.
- Legge 11 settembre 2020, n. 120 - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76.
- Circolare ANAC n. 1/2023 - Indicazioni operative per l’applicazione del D.Lgs. 36/2023.
- Direttiva UE 2014/24/UE - sugli appalti pubblici.
Nota: Le sintesi fornite sono generate automaticamente grazie a Perplexity(analisi delle notizie più pertinenti) e ChatGPT modificato da Omniavis. Puoi chiedere il parere di un esperto umano qui nel forum o continuare la conversazione sulla nostra piattaforma: https://espertorisponde.omniavis.it/. Per una consulenza specifica da parte del team Omniavis inviaci una email a info@omniavis.it.Per un feedback sulla qualità della sintesi invia una email a Marco Scarselli