Quadro della situazione delle stabilizzazioni in generale (compresa la Madia ma senza limitazioni ad essa):
Intanto per “stabilizzazione” intendo/si intende “quel complesso normativo attraverso il quale il legislatore consente a una pubblica amministrazione di convertire a tempo indeterminato i rapporti “precari” del proprio personale, generando in questo modo la costituzione di rapporti di lavoro a tempo indeterminato secondo un meccanismo diverso da quello concorsuale” (così in IL MANUALE DEL PUBBLICO IMPIEGO PRIVATIZZATO, V ED.,a cura di V.TENORE, EPC EDITORE 2024, pag. 621)
Per il contratto a tempo determinato nella PA, attualmente si ha questa situazione:
-se trattasi di Comune o altra autonomia locale:
c’è tempo per le PA per stabilizzare, con gli strumenti normativi vigenti (art 3, comma 5 d.l. 44/2023, conv. in l. 74/2023), fino a tutto il 31.12.2026, il che, attualmente, significa un lasso di tempo insufficiente perché deve trattarsi di 36 mesi (3 anni) di servizio…mentre, infatti, all’entrata in vigore del d.l. 44 (23/04/2023) i neoassunti potevano appunto accumulare un periodo di servizio sufficiente per maturare i requisiti previsti, se si accetta invece attualmente un tempo determinato es. in un Comune con la speranza di una stabilizzazione, ci si deve augurare che vi sia una proroga normativa della suddetta legge, altrimenti non ci sono le basi normative per ottenerla…
-se si tratta di qualsiasi altro comparto della PA: al momento la legge di riferimento è la Madia (art.20 D.Lgs.75/2017), purtroppo non piu’ prorogata, da ultimo e scaduta per le PA al 31.12.2023 per le stabilizzazioni dirette e in scadenza al 31.12.2024 per le indirette (mediante concorso), sempre con il presupposto di 36 mesi pregressi.
Questo il punto sulle stabilizzazioni “ordinarie”, al netto di quelle speciali pure esistenti e vigenti…
Un ottimo sito di documentazione a proposito è negli articoli di [https://gdlex.it]