Fondo crediti dubbia esigibilita avanzo amministrazione

Perche il fondo crediti dubbia esigibilita confluisce in avanzo di amministrazione? È possibile esempio numerico?

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Il fondo per crediti di dubbia esigibilità rappresenta una stima prudenziale che le amministrazioni pubbliche, compresi gli enti locali, mettono da parte per coprire eventuali perdite su crediti che potrebbero non essere riscossi integralmente. La ragione per cui questo fondo confluisce nell’avanzo di amministrazione è legata alla natura stessa dell’avanzo, che rappresenta la differenza positiva tra entrate e spese effettive di un ente in un determinato esercizio finanziario.

Teoria Generale del Diritto / Premessa Generale

Nella contabilità pubblica, l’avanzo di amministrazione è un indicatore della capacità di un ente di generare risorse finanziarie superiori alle spese sostenute. Il fondo per crediti di dubbia esigibilità, invece, è una voce di bilancio che riflette la prudenza dell’ente nel gestire le proprie entrate, accantonando risorse per far fronte a possibili mancati incassi.

Norme Relative alla Teoria

Le normative che regolamentano la gestione del fondo per crediti di dubbia esigibilità e la formazione dell’avanzo di amministrazione includono il Decreto Legislativo 267/2000 (Testo Unico degli Enti Locali) e le successive modifiche e integrazioni. In particolare, gli articoli che trattano della formazione e dell’utilizzo dell’avanzo di amministrazione e dei fondi per rischi e oneri, tra cui quello per crediti di dubbia esigibilità.

Esempio Concreto

Supponiamo che un Comune abbia previsto entrate per 1.000.000€ e spese per 900.000€ in un determinato anno. Tra le entrate previste, 100.000€ sono crediti verso terzi. L’ente, valutando il rischio di insolvenza di alcuni debitori, decide di accantonare nel fondo per crediti di dubbia esigibilità 20.000€.

Se alla fine dell’anno, le entrate effettive sono state di 980.000€ (perché 20.000€ di crediti non sono stati incassati) e le spese di 900.000€, l’avanzo di amministrazione sarà di 80.000€. Tuttavia, poiché l’ente aveva già accantonato 20.000€ nel fondo per crediti di dubbia esigibilità, questi vengono rilasciati e aggiunti all’avanzo, portandolo a 100.000€.

Conclusione Sintetica

Il fondo per crediti di dubbia esigibilità confluisce nell’avanzo di amministrazione perché rappresenta una stima prudenziale delle entrate che potrebbero non essere riscosse. La sua inclusione nell’avanzo permette di avere un quadro finanziario più accurato e prudente dell’ente.

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Bibliografia: