Food truck al palazzetto

Buongiorno,
di seguito vi rappresento la richiesta che è stata fatta alla nostra AC. In occasione di un evento sportivo a livello nazionale presso le piscine comunali, che vedrà la partecipazione di un folto numero di partecipanti, la società sportiva che gestisce gli impianti si è mossa per sapere cosa deve fare per poter mettere un truck food (con regolari licenze) a servizio degli ospiti. Noi eravamo indirizzati per far fare la richiesta per una manifestazione commerciale a carattere straordinario (siamo in Toscana) in occasione di un particolare eventi, anche se riguarda solo 1 posteggio.
Stessa cosa ci aveva chiesto in passato la società di calcio per far venire un “porchettaio” in occasione delle partite in casa per il prossimo campionato

È sempre un problema dare una vesta amministrativa a queste ipotesi. Come dico sempre, commercio su AAPP è tale quando il commerciante sosta su una superficie di proprietà pubblica o “legalmente” destinata ad uso pubblico o di proprietà privata gravata da servitù di pubblico passaggio. E qui si apre un mondo… Quindi la prima ricognizione da fare è questa. Se non fosse sicuro il carattere di area pubblica, meglio sarebbe se tale carattere fosse sancito tramite un atto/convenzione (da vedere con il segretario)

Il resto è da gestire con il regolamento del commercio su area pubblica. Se il regolamento nulla dispone, si può pensare all’istituzione temporanea di uno o più posteggi fuori mercato a servizio dell’evento. Qui si pone il problema dell’assegnazione: occorrerebbe un mini bando. Pur non essendo molto legittimo, si può pensare a un affidamento al soggetto organizzare al quale si demanda il reclutamento di uno più commercianti.

Istituire una manifestazione commerciale a carattere straordinario mi sembra improprio quando i banchi sono lo uno o due.

Buongiorno, stessa cosa presso il nostro territorio (Comune della Regione Toscana), un ambulante che svolge l’attività professionalmente di vendita e somministrazione di prodotti alimentare ha chiesto di mettere un banco davanti al palazzetto dello sport in occasione di un evento sportivo, ma il nostro piano comunale per commercio aree pubbliche non prevede un posteggio fuori mercato in quel luogo, che comunque potrebbe essere concesso temporaneamente solo con bando, se non sbaglio.
Il mio ente ha risolto facendo mettere il banco all’interno del perimetro esterno del palazzetto, di pertinenza del palazzetto stesso e inserendo nell’atto di concessione del palazzetto all’organizzatore dell’evento sportivo la previsione anche dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande, non facendo richiedere né concessione posteggio, né suolo pubblico, né presentazione scia di somministrazione temporanea di alimenti e bevande al Suap. Chiedo se potrebbe essere lecita questa procedura in questi casi.

Grazie in anticipo

Questa cosa non è chiara…
Si intende per “commercio su aree pubbliche” anche quello esercitato su aree private delle quali il comune abbia la disponibilità. Se il comune rilascia una concessione per l’utilizzo del palazzetto (comprese le aree esterne di pertinenza), vuol dire che quanto meno ne ha la disponibilità.
Per me è comunque commercio su aree pubbliche, con quello che ne consegue.

Il palazzetto è di proprietà comunale ed è dato in gestione ad una società sportiva. Ogni tanto vi si svolgono anche eventi di altre organizzazioni e discipline sportive.

Se è nella disponibilità del comune, quello che si svolge nell’area esterna di pertinenza del palazzetto è comunque commercio su area pubblica.
Consentire l’nstallazione di un food truck “ad personam” senza concessione di posteggio, né occupazione suolo pubblico, né presentazione scia di somministrazione temporanea di alimenti e bevande, non mi pare una formula corretta.

a questo punto forse conviene modificare il regolamento del commercio su aree pubbliche, facendo concertazione con le associazioni di categoria, inserendo dei posteggi fuori mercato in alcune aree del comune in occasione di particolari eventi da assegnare con autorizzazioni temporanee con regolare bando

Un’altra possibilità potrebbe essere quella di regolamentare questa tipologia di eventi presso il palazzetto come situazioni in cui vi può essere somministrazione temporanea ai sensi dell’art. 52 della vostra legge regionale, visto che le manifestazioni a carattere sportivo sono previste e il Il comune può definire modalità ulteriori di svolgimento dell’attività (vedi comma 6).
Sono valutazioni che naturalmente dovete fare a livello di amministrazione comunale.

Ritengo che sia la scelta migliore.

La somm.ne temporanea è un po’ impropria nel senso che tale ipotesi sottende l’essere contestuale e complementare a eventi intesi come eventi straordinari. Le normali partite che si svolgono nel palazzetto sono un’altra cosa

L’art. 52 della L.R. Toscana non sottende che le manifestazioni a carattere sportivo siano “eventi locali straordinari”: sono date come ipotesi differenti, divise tra loro da una “o” disgiuntiva (alternativa):

“1. L’attività di somministrazione di alimenti e bevande è temporanea quando è svolta in occasione di sagre, fiere, manifestazioni a carattere religioso, culturale, tradizionale, politico, sindacale, sportivo o di eventi locali straordinari e di eventi e manifestazioni organizzate da enti del terzo settore (…).”

Sì Marco, mi sono espresso in termini non assoluti. Dico che è la scelta migliore. La ratio complessiva dell’art. 52 sottende la complementarietà a “eventi” tale da giustificare una deroga alla destinazione d’uso commerciale del luogo (area pubblica o meno) che sarebbe necessaria per la somministrazione di alimenti e bevande.
Se Tizio va lì con mezzo attrezzato a ogni partita, l’applicazione dell’art. 52 è snaturata

però ricordiamoci che la somministrazione temporanea effettuata ai sensi dell’art. 52 L.R.T. non può essere data in gestione a terzi soggetti e quindi la società sportiva dovrebbe procedere da sola, a meno che il titolare del furgoncino non sia un associato ma comunque non potrebbe fare scontrini con la sua partita iva; ho visto che ultimamente si inizia ad “aggirare” la cosa facendo uso di gettoni che vengono usati al posto dei soldi

E’ tutta una questione da valutare a livello locale: nel mio intervento mi riferivo alla situazione descritta da @Suap88 e come spesso accade il sovrapporsi di situazioni differenti all’interno della medesima discussione non aiuta a fare chiarezza.

Nella situazione descritta da @Suap88 ci sono troppi elementi che non conosciamo, a cominciare dal numero, dalla natura, dalla periodicità e dal livello delle manifestazioni sportive durante le quali vorrebbe installarsi il food truck e quindi, di conseguenza, dalla “opportunità” di regolamentare eventualmente la cosa - per ipotesi - mediante la creazione di posteggi fissi fuori mercato (con quanto ne consegue a livello amministrativo), oppure, in modo molto più “flessibile” e “easy”, di lasciarla gestire agli organizzatori come somministrazione temporanea…
Non dimentichiamo che nel primo post di @Suap88 si parlava di una richiesta relativa ad “UN evento sportivo”, quindi una cosa limitata, e che - a quanto pare - inizialmente il suo comune avrebbe “risolto” la cosa con una procedura piuttosto irrituale e a mio giudizio scorretta, ma che - con le opportune correzioni - forse (il condizionale è d’obbligo, viste le premesse) potrebbe essere inquadrata come somministrazione temporanea.

Nella situazione iniziale descritta da @laurapic, invece, esisterebbero comunque dei punti fermi: 1) si parlava di “un evento sportivo a livello nazionale” e quindi non credo che si ripeta tutti i giorni…; 2) era “la società sportiva che gestisce gli impianti” che era interessata all’installazione di un food truck.
Su queste basi, a parer mio il ragionamento sulla somministrazione temporanea ci sta. D’altra parte, ipotizziamo che in quel caso l’organizzatore dell’evento sportivo - anziché chiedere informazioni - avesse inviato una SCIA per somministrazione temporanea ai sensi dell’art. 52 della vostra legge regionale: il SUAP l’avrebbe respinta?
Più articolato il secondo caso descritto da @laurapic, ovvero la richiesta della società di calcio per far venire un “porchettaio” in occasione delle partite in casa per il prossimo campionato. Ma anche qui ci potrebbero essere margini di ragionamento sulla somministrazione temporanea, soprattutto sulla base del fatto che il comune può definire modalità ulteriori di svolgimento dell’attività.