Forma del contratto di subingresso

Salve,

Una ditta invia allo suap una pratica di subentro in
attività di frantoio. Tra gli allegati, come è giusto che sia, inserisce anche il contratto di subingresso stipulato tra le parti. Il contratto non è stato stipulato presso un notaio, dunque non è in forma di atto pubblico né di scrittura privata autenticata. È semplicemente un accordo scritto tra privati e registrato all’agenzia delle entrate. Ora, reputando la forma dell’atto non conforme, come sarebbe più giusto procedere? Richiesta di integrazione o comunicazione motivi ostativi con termine per presentazione di memorie difensive?

Grazie.

Mah… il frantoio non ha titoli abilitativi per l’esercizio dell’attività in sé. Relativamente alla notifica sanitaria ex art. 6 del reg. CE 852/04, ha poco senso parlare di subingresso o avvio. La notifica sottende la necessità della mera conoscenza. Testualmente:

In particolare, ogni operatore del settore alimentare notifica all’opportuna autorità competente, secondo le modalità prescritte dalla stessa, ciascuno stabilimento posto sotto il suo controllo che esegua una qualsiasi delle fasi di produzione, trasformazione e distribuzione di alimenti ai fini della registrazione del suddetto stabilimento .

Quindi, anche se è vero che senza l’atto pubblico non esiste il trasferimento di azienda, ai fini amministrativi, in questo caso, è poco rilevante. Puoi suggerire di indicare avvio attività.

Sugli scarichi vedi il comma 7-bis dell’art. 101 del d.lgs. n. 152/2006.

Da vedere se fossero necessarie altre procedure ambientali o di sicurezza