Siamo in Veneto. Una fotografa vorrebbe prende in locazione temporaneamente un locale presso il centro commerciale VV. Potranno accedere clienti privati/persone fisiche, che potranno farsi sia in autonomia fotografie che selfie all’interno di tale negozio oppure la stessa fotografa potrà fare foto, sulle ambientazioni da lei create appositamente al suo interno. L’accesso sarebbe libero.
Saranno di tipo “natalizio” e quindi si potrebbe inquadrare a mio avviso come “temporary”.
Cosa dovrebbero inviare come pratica SUAP? Necessita anche la comunicazione alla Questura in quanto fotografo?
Grazie mille in anticipo
Come è noto, il d.lgs. n. 112/98, art. 164, ha abrogato l’articolo 111 del citato testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, in materia di rilascio delle licenze per l’esercizio dell’arte fotografica, fermo restando l’obbligo di informazione tempestiva all’autorità di pubblica sicurezza.
In conclusione, l’attività, da un punto di vista amministrativo, è liberalizzata. L’art. 164 indica l’onere di dare informazione, quindi neppure una SCIA (l’informazione non è un’abilitazione).
Non vedrei neppure sanzioni in caso di omissione. Non è commercio ma un’attività riconducile a quella del libero ingegno / artista / artigianato.
Sul web trovi pagine come queste:
Prassi vuole che non passi dal SUAP anche se dovrebbe passarci. Non vedo altri adempimenti amministrativi. Sarà cura del CC accordarsi da un punto civilistico con la fotografa e sarà cura della fotografa adempiere da un punto di vista fiscale.
Grazie mille del cortese riscontro.
La situazione è mutata e ci hanno specificato come di seguito:
*Questo spazio, preso in affitto temporaneamente, sarà ADIBITO ALL’UTILIZZO DI SCENARI FOTOGRAFICI IN TEMA NATALIZIO. Gli scenari sono preparati dalla mia cliente e qui dentro poi i PRIVATI POTRANNO FARSI I SELFIE CON I LORO DISPOSITIVI (TELEFONI). Per farsi i selfie, usando lo scenario, i clienti pagheranno su rilascio di scontrino. Gli allestimenti all’interno del locale sono solo per il periodo natalizio, quindi dicembre/gennaio.**"Inoltre, ci saranno 7/8 allestimenti, dove i privati potranno farsi selfie. * E’ un locale al 1° piano di 233 mq ed il costo corrisposto alla mia Cliente sarà appunto per chi entra, in base al tempo che si ferma all’interno.
Periodo : 6/12/25 -18/01/26". E’ come se fosse un “noleggio di spazi” in senso lato ma trattandosi di un’attività nuova, chiediamo la Vostra opinione".
Inoltre, la signora ha la partita iva ma non è iscritta alla Camera di Commercio.
Mi è stata anticipata una bozza della pratica che vorrebbero presentare ovvero “Domanda rilascio nulla osta di agibilità per allestimenti temporanei (art. 80 TULPS)”.
Ma è corretto? Cosa dovrei richiedere? Non riesco proprio ad inquadrare la tipologia … grazie mille in anticipo
Se ci pensi bene, il riferimento all’art. 80 del TULPS - anche se impreciso - non è poi così peregrino.
Nel caso proposto, la gente paga per entrare in un “padiglione” attrezzato con scenografie varie, davanti alle quali si “intrattiene” (= partecipa attivamente al divertimento) scattandosi fotografie. Non è compreso nelle attrazioni dello spettacolo viaggiante, ma teoricamente potrebbe esserlo… 
Per me è art. 69 TULPS, con quello che poi ne consegue sulla base della capienza di pubblico per quanto riguarda agibilità e prevenzione incendi.
Il problema è vedere se, nel caso specifico, una simile attività è prevista e consentita all’interno del centro commerciale…
Grazie mille del cortese riscontro.