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Fuga dagli enti locali: il divario stipendiale non è solo per il salario accessorio

CONTENUTO

Negli ultimi anni, il fenomeno della “fuga” dei dipendenti pubblici dagli enti locali italiani ha assunto proporzioni preoccupanti. Questo fenomeno è alimentato da un divario retributivo strutturale che non si limita al trattamento accessorio, ma coinvolge anche la parte tabellare degli stipendi. Mentre nelle Funzioni centrali dello Stato esiste un’area delle Elevate Professionalità, con progressioni di carriera e retribuzioni più elevate, nel comparto locale la situazione è ben diversa. La cosiddetta area dei Funzionari ed Elevata Qualificazione, che dovrebbe garantire una crescita professionale, corrisponde di fatto alla vecchia Categoria D, senza reali prospettive di avanzamento.

Le indennità fisse e continuative, come quelle “di amministrazione” presenti nel settore statale, ampliano ulteriormente il divario retributivo a sfavore del personale degli enti locali. Questo gap non è solo una questione di salario accessorio, ma affonda le radici nella struttura stessa delle tabelle retributive e nella mancanza di carriere professionalizzanti nel settore locale.

Le norme introdotte fino ad oggi, come i tentativi di equiparazione tramite il Comparto Unico o gli stanziamenti straordinari, non sono sufficienti a colmare questo divario. La mancanza di una riforma organica che intervenga sia sul trattamento economico sia sulle prospettive di carriera rende difficile trattenere i talenti all’interno degli enti locali, favorendo così la continua emorragia di personale qualificato.

CONCLUSIONI

La fuga dei dipendenti dagli enti locali non è solo una questione di salari, ma riflette una crisi più profonda legata alla mancanza di prospettive di carriera e di riconoscimento professionale. È fondamentale che le istituzioni si impegnino in una riforma strutturale che possa garantire non solo un adeguamento retributivo, ma anche un reale sviluppo delle carriere professionali nel settore pubblico locale.

IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA

Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, è cruciale essere consapevoli di queste dinamiche. La scelta di intraprendere una carriera negli enti locali deve essere ponderata, considerando non solo le opportunità attuali, ma anche le prospettive future. La consapevolezza del divario retributivo e delle limitate possibilità di avanzamento può influenzare le decisioni professionali e le aspettative di carriera.

PAROLE CHIAVE

Fuga dei dipendenti, enti locali, divario retributivo, trattamento accessorio, prospettive di carriera, riforma del pubblico impiego.

ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI

  1. Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165 - Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche.
  2. Legge 27 dicembre 2019, n. 160 - Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022.
  3. Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (CCNL) del comparto Funzioni Locali.

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