Gioco-Libro in Esercizi di Somministrazione - Regione Toscana

Buongiorno abbiamo ricevuto il quesito seguente:

avrei necessità di richiedere al Vostro spettabile Ufficio il seguente parere:
Un mio cliente, imprenditore grafico disabile, ha ideato un gioco- libro composto da carte che combinate tra di loro formano delle poesie. In quanto considerata opera letteraria è munita di registrazione alla SIAE . Poiché il mio cliente vorrebbe promuovere questa sua invenzione , avrebbe interesse a introdurla in alcuni locali ed esercizi di zona ( ad esempio bar, pizzerie ecc…ed uno di questi è sito nel Comune di Empoli), per cui vorrebbe sapere se dal lato suo o dal lato del titolare dell’esercizio che andrebbe ad esporre il gioco sono necessari adempimenti particolari da porre in essere.

Preciso che in questo caso il gioco verrebbe introdotto nel locale per essere messo a disposizione degli utenti/clienti . Nel caso sia utilizzato la vincita darebbe luogo a una scontistica sulle consumazione nel locale/ consumazione omaggio.

Difronte a domande del genere parto sempre col dire che non esiste una definizione di gioco o di trattenimento. Sono concetto che si trovano nel TULPS ma il TULSP non ha quella modalità redazionali delle norme attuali con definizioni, indicazione del campo applicativo, riferimenti ecc.

Sta a noi giudicare con ragionevolezza. Nel caso che citi, dieri che NON siamo di fronte all’esercizio del gioco pubblico e, neppure, siamo di fronte l’esercizio del trattenimento come fosse un’artista di strada. Concordo con la considerazione della fattispecie come opera letteraria.

Dal lato soggetto ospitante, se si resta su questa interpretazione, direi che, ugualmente, non si pongono problemi di sorta. L’unico problema potrebbe essere rilevato nell’eventuale applicazione della disciplina delle manifestazioni / concorsi a premio. Tuttavia, ritengo che la cosa si possa annoverare fra le fattispecie escluse, quindi ok a anche da questo punto di vista. Vedi:

La norma è il DPR n. 430/2001