Giustizia Amministrativa - Equo compenso e ammissibilità del ribasso su voci accessorie dell’offerta economica https://search.app/tcWMdmMQemuGzmNf6
Equo Compenso e Ammissibilità del Ribasso su Voci Accessorie dell’Offerta Economica
CONTENUTO
L’equo compenso è un principio cardine nella contrattualistica pubblica, volto a garantire che i professionisti ricevano un compenso adeguato per le prestazioni fornite alla pubblica amministrazione. Questo principio è stato recentemente oggetto di chiarimenti giurisprudenziali, in particolare riguardo alle gare di appalto per i servizi di architettura e ingegneria.
Le recenti sentenze dei tribunali amministrativi e del Consiglio di Stato hanno stabilito che è possibile limitare il ribasso nelle offerte economiche alle sole voci accessorie, in conformità con le normative vigenti. In particolare, il TAR Campania (sentenza 16 luglio 2024, n. 1494) ha confermato la compatibilità tra il D.Lgs. 36/2023 e la Legge 49/2023, consentendo di applicare il ribasso solo alle spese e oneri accessori, come delineato nell’art. 5 del D.M. 17/06/2016. Questa sentenza ha anche evidenziato l’importanza di un meccanismo di verifica dell’anomalia delle offerte, per garantire la congruità delle stesse.
Altre sentenze, come quelle del TAR Veneto (3 aprile 2024, n. 632) e del TAR Lazio (30 aprile 2024, n. 8580), hanno confermato questa interpretazione, sottolineando che non vi è incompatibilità tra le norme riguardanti l’equo compenso e quelle sui contratti pubblici. Il Consiglio di Stato, con la sentenza del 27 gennaio 2025, n. 594, ha ulteriormente chiarito che la nozione di equo compenso deve essere interpretata in modo da consentire la ribassabilità del compenso per i professionisti, mantenendo sempre un equilibrio tra il prezzo e la qualità delle prestazioni.
CONCLUSIONI
L’equo compenso e la possibilità di ribasso su voci accessorie rappresentano un’importante evoluzione nella disciplina degli appalti pubblici. Questi sviluppi giurisprudenziali offrono maggiore chiarezza e sicurezza sia per le amministrazioni pubbliche che per i professionisti coinvolti, garantendo che le offerte siano competitive senza compromettere la qualità dei servizi.
IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA
Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, è fondamentale comprendere come queste normative influenzino le procedure di gara e la valutazione delle offerte. La conoscenza delle recenti sentenze e delle norme applicabili è cruciale per garantire che le pratiche di appalto siano conformi alle disposizioni legislative e per evitare contenziosi. Inoltre, la consapevolezza dell’importanza dell’equo compenso può contribuire a promuovere una cultura di rispetto e valorizzazione delle professionalità coinvolte nei servizi pubblici.
PAROLE CHIAVE
Equo compenso, ribasso, voci accessorie, appalti pubblici, servizi di architettura, ingegneria, D.Lgs. 36/2023, Legge 49/2023, TAR, Consiglio di Stato.
ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI
- D.Lgs. 36/2023 - Codice dei contratti pubblici.
- Legge 49/2023 - Disciplina dell’equo compenso.
- D.M. 17/06/2016 - Norme sui ribassi nelle offerte economiche.
- Art. 108, comma 9, D.Lgs. 36/2023 - Indicazione dei costi della manodopera e della sicurezza.
- Sentenza TAR Campania, 16 luglio 2024, n. 1494.
- Sentenza TAR Veneto, 3 aprile 2024, n. 632.
- Sentenza TAR Lazio, 30 aprile 2024, n. 8580.
- Sentenza Consiglio di Stato, 27 gennaio 2025, n. 594.
Nota: Le sintesi fornite sono generate automaticamente grazie a Perplexity(analisi delle notizie più pertinenti) e ChatGPT modificato da Omniavis. Puoi chiedere il parere di un esperto umano qui nel forum o continuare la conversazione sulla nostra piattaforma: https://espertorisponde.omniavis.it/. Per una consulenza specifica da parte del team Omniavis inviaci una email a info@omniavis.it.Per un feedback sulla qualità della sintesi invia una email a Marco Scarselli