Giustizia Amministrativa - Lo studentato non ha destinazione d’uso turistico ricettiva nemmeno se la p.a. ne consente il temporaneo utilizzo come ostello https://share.google/kB0NXP9gVafkK2AsN
La Destinazione d’Uso degli Immobili: Riflessioni sulla Giurisprudenza del Consiglio di Stato
CONTENUTO
Recentemente, il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 7628 del 30 settembre 2025, ha chiarito un importante aspetto riguardante la destinazione d’uso degli immobili, in particolare per quanto concerne gli studentati. Secondo il giudice amministrativo, gli studentati non possono essere considerati come strutture turistico-ricettive, anche se la pubblica amministrazione consente il loro utilizzo temporaneo come ostelli. Questo orientamento giurisprudenziale sottolinea che la destinazione d’uso di un immobile deve essere determinata dalla sua funzione principale e non da usi temporanei o accessori, anche se autorizzati.
Il D.P.R. 380/2001, noto come Testo Unico dell’Edilizia, all’articolo 3, comma 1, lettera a), fornisce una chiara distinzione tra le diverse destinazioni d’uso, evidenziando la differenza tra residenziale e turistico-ricettivo. In particolare, la norma stabilisce che le destinazioni d’uso devono essere interpretate in base alla loro funzione prevalente, evitando di confondere usi occasionali con la destinazione principale dell’immobile.
La sentenza del Consiglio di Stato si inserisce in un contesto normativo e giurisprudenziale che mira a garantire la corretta applicazione delle norme urbanistiche e a tutelare la pianificazione territoriale. La decisione ribadisce l’importanza di mantenere una chiara distinzione tra le diverse categorie di utilizzo degli immobili, evitando che usi temporanei possano alterare la loro destinazione principale.
CONCLUSIONI
In sintesi, la recente pronuncia del Consiglio di Stato rappresenta un importante chiarimento in materia di destinazione d’uso degli immobili. Essa riafferma il principio secondo cui la funzione principale di un immobile deve prevalere su eventuali utilizzi temporanei, contribuendo così a una maggiore certezza giuridica nel settore edilizio e urbanistico.
IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA
Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, questa sentenza evidenzia l’importanza di una corretta interpretazione delle norme urbanistiche e edilizie. È fondamentale che i funzionari pubblici siano a conoscenza delle distinzioni tra le varie destinazioni d’uso e delle implicazioni legali che ne derivano. Inoltre, la sentenza sottolinea la necessità di una pianificazione territoriale coerente e rispettosa delle normative vigenti, affinché si possano evitare conflitti e contenziosi.
PAROLE CHIAVE
Destinazione d’uso, studentati, giurisprudenza, Consiglio di Stato, D.P.R. 380/2001, Testo Unico Edilizia, urbanistica.
ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI
- D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 - Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia.
- Sentenza Consiglio di Stato, Sez. V, 30 settembre 2025, n. 7628.

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