Giustizia Amministrativa - News UM n. 109/2024. I presupposti e i limiti delle modifiche soggettive e oggettive delle concessioni: i chiarimenti del giudice comunitario

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La Sentenza SIIB della Corte di Giustizia dell’Unione Europea: Implicazioni sulle Concessioni Demaniali Marittime

CONTENUTO

Il 11 luglio 2024, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha emesso una sentenza cruciale (sentenza SIIB) riguardante le concessioni demaniali marittime, chiarendo i presupposti e i limiti delle modifiche soggettive e oggettive di tali concessioni. Questa decisione ha importanti ripercussioni per la gestione delle concessioni e per i diritti dei concessionari.

Presupposti e Limiti delle Modifiche Soggettive e Oggettive

  1. Competenza del Giudice Ordinario:
    La Corte ha stabilito che le controversie relative alla fase esecutiva delle concessioni di beni pubblici rientrano nella competenza esclusiva del giudice ordinario. Questo è in linea con quanto affermato dalla Suprema Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 28566/2023, e confermato dal Giudice di pace di Rimini, che ha sottolineato come la materia degli indennizzi e dei canoni legati all’uso del demanio pubblico sia sottratta alla giurisdizione amministrativa, ai sensi dell’art. 133 comma 1 lettera b) del codice del processo amministrativo.

  2. Violazione della Direttiva Bolkestein:
    La Corte ha ribadito che le proroghe automatiche delle concessioni demaniali marittime sono in violazione della direttiva Bolkestein (art. 12 della direttiva 2006/123/CE). Questa direttiva impone agli Stati membri di mettere a gara le concessioni in scadenza, vietando le proroghe automatiche ex lege. La Consulta, con la sentenza n. 109-2024, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale delle norme che prevedevano tali proroghe, evidenziando la necessità di un sistema di assegnazione più equo e competitivo.

  3. Riparto di Giurisdizione:
    La Corte ha chiarito che la materia delle concessioni demaniali marittime deve essere trattata dal Tribunale civile, non dal TAR, confermando così il riparto di giurisdizione tra giurisdizione ordinaria e amministrativa.

CONCLUSIONI

La sentenza SIIB ha avuto un impatto significativo sulla gestione delle concessioni demaniali marittime. Essa stabilisce che le modifiche soggettive e oggettive devono essere gestite dal giudice ordinario, e che le proroghe automatiche sono illegittime, in quanto violano la normativa europea. Questo rappresenta un passo importante verso una maggiore trasparenza e competitività nel settore delle concessioni.

IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA

Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, questa sentenza sottolinea l’importanza di comprendere il quadro giuridico delle concessioni demaniali marittime. È fondamentale che i funzionari pubblici siano aggiornati sulle normative vigenti e sulle decisioni giurisprudenziali, per garantire una corretta gestione delle concessioni e per evitare contenziosi legali. Inoltre, la necessità di bandire gare per le concessioni in scadenza implica una preparazione adeguata per la gestione delle procedure di gara.

PAROLE CHIAVE

Concessioni demaniali marittime, Corte di Giustizia, direttiva Bolkestein, giurisdizione, proroghe automatiche, indennizzi, canoni, pubblica amministrazione.

ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI

  1. Direttiva 2006/123/CE (Direttiva Bolkestein)
  2. Ordinanza n. 28566/2023 della Suprema Corte di Cassazione
  3. Art. 133 comma 1 lettera b) del codice del processo amministrativo
  4. Sentenza n. 109-2024 della Corte Costituzionale
  5. Sentenza della Corte di Giustizia dell’11 luglio 2024 (sentenza SIIB)

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