Giustizia Amministrativa - News UM n. 7/2025. Alla Plenaria l’interpretazione dell’art. 13-ter, comma 5, disp. att. c.p.a. in tema di limiti dimensionali degli atti di parte

Giustizia Amministrativa - News UM n. 7/2025. Alla Plenaria l’interpretazione dell’art. 13-ter, comma 5, disp. att. c.p.a. in tema di limiti dimensionali degli atti di parte https://search.app/j5Fy9zAjetBEsem17

L’Interpretazione dell’Art. 13-ter, Comma 5, delle Disposizioni Attuative del Codice del Processo Amministrativo: Riflessioni dall’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato

CONTENUTO

La recente Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato ha affrontato un tema cruciale per i procedimenti amministrativi: l’interpretazione dell’art. 13-ter, comma 5, delle Disposizioni Attuative del Codice del Processo Amministrativo (c.p.a.). Questo articolo stabilisce limiti dimensionali per gli atti di parte, ma la giurisprudenza si è interrogata sulla loro applicabilità in caso di atti composti da più documenti, come ricorsi con allegati.

L’art. 13-ter, comma 5, prevede che gli atti di parte non superino determinati limiti di dimensione, al fine di garantire una gestione efficiente e ordinata del processo. Tuttavia, la questione centrale è se tali limiti si applichino anche quando l’atto di parte è composto da più documenti. L’Adunanza Plenaria ha esaminato se i limiti dimensionali possano essere ricondotti alle ipotesi di “mancanza del contraddittorio” e “lesione del diritto di difesa” previste dall’art. 105 del c.p.a.

La giurisprudenza ha chiarito che entrambe le espressioni si riferiscono alla compromissione del contraddittorio, inteso come il diritto di ogni parte di difendersi nel procedimento. La mancanza di rispetto dei limiti dimensionali può, quindi, comportare un vizio irrimediabile del procedimento stesso.

CONCLUSIONI

L’Adunanza Plenaria ha concluso che i limiti dimensionali devono essere interpretati in modo restrittivo. Non è consentito l’intervento di soggetti che non abbiano impugnato un atto generale lesivo, poiché ciò potrebbe compromettere la stabilità e la certezza dell’azione amministrativa. Questa interpretazione è motivata da esigenze di chiarezza e ordine nel processo, evitando che atti eccessivamente voluminosi possano ostacolare il corretto svolgimento delle procedure.

IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA

Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, le conclusioni dell’Adunanza Plenaria hanno importanti implicazioni pratiche. È fondamentale che le parti coinvolte nei procedimenti amministrativi siano pienamente consapevoli dei limiti dimensionali stabiliti dall’art. 13-ter, comma 5. La conformità a tali limiti è essenziale per garantire l’ammissibilità dei ricorsi e delle istanze presentate, evitando il rischio di vizi procedurali che potrebbero compromettere l’esito del procedimento.

PAROLE CHIAVE

Codice del Processo Amministrativo, Adunanza Plenaria, limiti dimensionali, atti di parte, contraddittorio, diritto di difesa, stabilità amministrativa.

ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI

  1. Codice del Processo Amministrativo (D.Lgs. 104/2010)
  2. Disposizioni Attuative del Codice del Processo Amministrativo (art. 13-ter, comma 5)
  3. Codice del Processo Amministrativo (art. 105)

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