Giustizia Amministrativa - Sul silenzio assenso in materia edilizia e sulla c.d. fiscalizzazione dell’abuso edilizio

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Giustizia Amministrativa: Sul Silenzio Assenso in Materia Edilizia e sulla C.d. Fiscalizzazione dell’Abuso Edilizio

CONTENUTO

Il silenzio assenso e la fiscalizzazione dell’abuso edilizio sono due istituti giuridici di rilevante importanza nel contesto della giustizia amministrativa e dell’attività edilizia. Questi strumenti non solo facilitano il lavoro delle amministrazioni pubbliche, ma offrono anche garanzie ai cittadini, rendendo più snelli i procedimenti autorizzativi e gestendo in modo più flessibile le irregolarità edilizie.

Silenzio Assenso in Materia Edilizia

Il silenzio assenso è un principio che consente di considerare come approvata una richiesta di autorizzazione se l’amministrazione non si esprime entro un termine stabilito. In materia edilizia, questo principio è applicabile non solo ai permessi di costruire, ma anche ai pareri richiesti dalla Soprintendenza durante le conferenze di servizi semplificate, come stabilito dall’art. 14 bis della Legge 241/1990. La recente sentenza del Consiglio di Stato n. 8610 del 02.10.2023 ha confermato che il silenzio assenso si applica anche ai pareri paesaggistici resi tardivamente, rafforzando l’importanza di questo istituto nel garantire tempi certi per le autorizzazioni edilizie.

Fiscalizzazione dell’Abuso Edilizio

La fiscalizzazione dell’abuso edilizio, disciplinata dagli articoli 33 e 34 del Testo Unico Edilizia (D.P.R. 380/2001), consente di convertire la sanzione della demolizione in un’ammenda pecuniaria, a condizione che l’abuso edilizio non comprometta la parte conforme dell’edificio. Questa procedura è applicabile solo in caso di parziali difformità dal permesso di costruire e in situazioni in cui la demolizione non sia praticabile senza arrecare danno alla parte legittima dell’immobile. È importante notare che la fiscalizzazione non è consentita in zone vincolate, dove ogni variazione deve essere rigorosamente controllata.

CONCLUSIONI

Il silenzio assenso e la fiscalizzazione dell’abuso edilizio sono strumenti che, sebbene diversi, condividono l’obiettivo di rendere più efficiente la gestione del territorio e delle pratiche edilizie. Il silenzio assenso facilita l’iter autorizzativo, mentre la fiscalizzazione offre una soluzione alternativa alla demolizione, evitando danni eccessivi in situazioni di parziale difformità.

IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA

Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, è fondamentale comprendere come applicare correttamente il silenzio assenso e la fiscalizzazione dell’abuso edilizio. La conoscenza di queste norme non solo migliora l’efficienza del servizio pubblico, ma garantisce anche una gestione più equa e giusta delle pratiche edilizie, contribuendo a una maggiore tutela del patrimonio edilizio e paesaggistico.

PAROLE CHIAVE

Silenzio assenso, fiscalizzazione abuso edilizio, autorizzazione edilizia, Testo Unico Edilizia, Legge 241/1990, parere paesaggistico, conferenza di servizi.

ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI

  1. Legge 7 agosto 1990, n. 241 - “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”.
  2. D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 - “Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia”.
  3. Consiglio di Stato, sentenza n. 8610 del 02.10.2023.
  4. Legge 27 luglio 1978, n. 392 - “Disciplina dell’equo canone”.

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