Giustizia Amministrativa - Sull’onere di impugnazione immediata della lex specialis di gara violativa della disciplina dei CAM https://share.google/t7Mqc1AA3snxIptUW
L’ONERE DI IMPUGNAZIONE DELLA LEX SPECIALIS DI GARA E I CRITERI AMBIENTALI MINIMI
CONTENUTO
Nel contesto delle gare pubbliche, l’onere di impugnazione della lex specialis, ovvero il documento che disciplina le modalità di partecipazione e le condizioni di gara, assume un’importanza cruciale, soprattutto quando si tratta di violazioni dei Criteri Ambientali Minimi (CAM). Secondo la normativa vigente, in particolare l’articolo 95 del D.Lgs. 50/2016, l’impugnazione deve essere tempestiva e mirata a garantire la correttezza e la trasparenza delle procedure di gara.
La giurisprudenza, in particolare la sentenza del Consiglio di Stato (Sez. III, n. 6651/2025), chiarisce che l’onere di impugnazione immediata sussiste solo se la violazione dei CAM rende impossibile o estremamente difficoltosa la formulazione dell’offerta. In tali casi, il concorrente è tenuto a contestare la lex specialis direttamente, presentando ricorso contro il bando o il disciplinare di gara.
Al contrario, se la violazione non incide in modo così diretto sulla possibilità di partecipare alla gara, il concorrente può sollevare la contestazione in un secondo momento, attraverso un ricorso avverso l’aggiudicazione. Questo approccio consente una maggiore flessibilità per i concorrenti, evitando che ogni piccola irregolarità debba essere contestata immediatamente, il che potrebbe risultare oneroso e poco pratico.
È importante notare che le clausole escludenti, quelle che determinano l’esclusione di un concorrente dalla gara, richiedono sempre un’impugnazione immediata. Al contrario, le clausole valutative, che riguardano la valutazione delle offerte, non necessitano di un’azione immediata, consentendo ai concorrenti di attendere l’esito finale della gara prima di contestare eventuali irregolarità.
CONCLUSIONI
In sintesi, l’onere di impugnazione della lex specialis di gara in relazione ai CAM è un aspetto fondamentale per garantire la legalità e la correttezza delle procedure di gara. I concorrenti devono essere consapevoli della necessità di impugnare tempestivamente le violazioni che incidono sulla loro capacità di formulare un’offerta, mentre per le irregolarità meno gravi è possibile attendere l’aggiudicazione per sollevare contestazioni.
IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA
Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, è essenziale comprendere le dinamiche di impugnazione delle gare pubbliche. Essere informati sulle tempistiche e sulle modalità di contestazione può fare la differenza nella partecipazione a gare e nella gestione delle procedure di appalto. Una corretta interpretazione delle norme e delle sentenze può prevenire errori che potrebbero compromettere la partecipazione a gare e la validità delle offerte presentate.
PAROLE CHIAVE
Lex specialis, impugnazione, Criteri Ambientali Minimi, Consiglio di Stato, D.Lgs. 50/2016, clausole escludenti, clausole valutative, ricorso.
ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI
- D.Lgs. 50/2016 - Codice dei contratti pubblici.
- Consiglio di Stato, Sez. III, n. 6651/2025.
- Giurisprudenza consolidata in materia di impugnazione delle gare pubbliche.

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