https://www.giustizia-amministrativa.it/web/guest/-/158189-144
L’Intelligenza Artificiale nella Pubblica Amministrazione: Sfide e Opportunità per la Giustizia Amministrativa
CONTENUTO
Negli ultimi anni, l’uso dell’intelligenza artificiale (IA) e degli algoritmi nella pubblica amministrazione ha suscitato un acceso dibattito giuridico. Il contributo di Eugenio Tagliasacchi, “Il sindacato del giudice sull’attività amministrativa algoritmica tra etica benthamiana e ‘black box’: il futuro ha un cuore antico?”, offre una riflessione critica su come queste tecnologie possano influenzare la legittimità e la trasparenza delle decisioni amministrative.
Tagliasacchi inizia evidenziando che l’automatizzazione delle procedure amministrative, sebbene promettente, solleva interrogativi cruciali sulla trasparenza e sulla responsabilità. L’autore richiama l’etica di Jeremy Bentham, che sostiene la necessità di un controllo pubblico chiaro e accessibile. In questo contesto, il concetto di “black box” diventa centrale: gli algoritmi, spesso inaccessibili e incomprensibili, possono compromettere i principi di trasparenza e responsabilità.
Un aspetto fondamentale del contributo è il ruolo del giudice amministrativo. Tagliasacchi sostiene che il giudice deve avere la possibilità di esaminare non solo la logica dell’algoritmo, ma anche la correttezza dei dati utilizzati. Questo sindacato è essenziale per garantire il diritto di difesa dei cittadini e la piena effettività del controllo giudiziario.
Inoltre, l’autore introduce il principio della “riserva di umanità”, che richiede una supervisione umana nelle decisioni automatizzate. Questo principio è cruciale per evitare lacune di responsabilità e garantire che ogni atto amministrativo sia attribuibile a una persona fisica.
Infine, Tagliasacchi conclude sottolineando che l’uso di algoritmi non deve esonerare la pubblica amministrazione dalla responsabilità di garantire la legalità e la correttezza degli atti. Ogni errore nel processo automatizzato deve essere imputabile al soggetto pubblico, il quale deve implementare modalità di verifica per correggere eventuali incoerenze.
CONCLUSIONI
Il contributo di Tagliasacchi offre una visione chiara delle sfide e delle opportunità legate all’uso dell’IA nella pubblica amministrazione. La necessità di trasparenza, responsabilità e controllo giudiziario emerge come un imperativo per garantire una gestione pubblica equa e legittima.
IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA
Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, è fondamentale comprendere che l’adozione di tecnologie avanzate come l’IA non deve compromettere i principi di legalità e responsabilità. Essi devono essere preparati a garantire che le decisioni automatizzate siano trasparenti e controllabili, e a promuovere una cultura di responsabilità all’interno delle amministrazioni.
PAROLE CHIAVE
Intelligenza artificiale, pubblica amministrazione, trasparenza, responsabilità, sindacato del giudice, etica benthamiana, black box, riserva di umanità.
ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI
- Legge 241/1990: Norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi.
- Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) – D.Lgs. 82/2005.
- Regolamento (UE) 2016/679: Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR).
- D.Lgs. 165/2001: Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche.
Nota: Le sintesi fornite sono generate automaticamente grazie a Perplexity(analisi delle notizie più pertinenti) e ChatGPT modificato da Omniavis. Puoi chiedere il parere di un esperto umano qui nel forum o continuare la conversazione sulla nostra piattaforma: https://espertorisponde.omniavis.it/. Per una consulenza specifica da parte del team Omniavis inviaci una email a info@omniavis.it.Per un feedback sulla qualità della sintesi invia una email a Marco Scarselli