Buongiorno, mi è stata presentata una SCIA di avvio attività home restaurant da una persona fisica, l’autorità competente mi fa notare che NON la dovrei accettare da persona fisica ma solo in forma imprenditoriale, come succede già in alcuni nostri comuni limitrofi. Siete d’accordo su questo aspetto? Il nostro portale regionale permette la compilazione come persona fisica ma senza norme di riferimento non è facile giustificare una irricevibilità. Grazie
L’home restaurant, come la IAD (impresa alimentare domestica), sono attività che, se pur prive di una disciplina ad hoc, hanno trovato una minima consacrazione con la modulistica unificata. Vedi il modello di notifica sanitaria approvato in C.U. e quello della somm.ne. I portali regionali sono adeguati a quella modulistica. Detto questo e circolari ministeriali a parte che, in ogni caso, non sono fonti del diritto, il Comune, soprattutto da un punto di vista urbanistico/edilizio possiede quella discrezionalità per tollerale o non tollerare l’uso di una civile abitazione per un’attività commerciale aperta al pubblico. Da parte mia, l’esercizio professionale è poco tollerabile mentre quello hobbistico (ammesso che si possa parametrizzare) lo è di più.
Se ammetti l’HR professionale allora puoi ammettere anche un esercizio di vicinato o qualsiasi altra cosa (diciamo una cosa che non rechi disturbo o sia insalubre).
Più in piedi sta l’ipotesi della IAD intesa come mero laboratorio non aperto al pubblico.
Vedi anche: Toscana - annullamento scia in autotutela di home restaurant
Prendete le vostre decisioni, anche la modulistica non è fonte del diritto