I lavori addizionali o le varianti non previamente autorizzati o previsti non fanno sorgere il diritto al compenso per l’appaltatore - Ius & management I lavori addizionali o le varianti non previamente autorizzati o previsti non fanno sorgere il diritto al compenso per l’appaltatore - Ius & management
Lavori Addizionali e Varianti: Compenso e Autorizzazione nell’Appalto Pubblico
CONTENUTO
Nel contesto degli appalti pubblici, la questione dei lavori addizionali e delle varianti è di fondamentale importanza per garantire la corretta esecuzione dei contratti e la tutela degli interessi pubblici. Secondo l’art. 1661 del Codice Civile, l’appaltatore ha diritto al compenso solo per le variazioni che siano state esplicitamente ordinate dal committente e debitamente autorizzate. Questo principio è essenziale per evitare che l’appaltatore possa richiedere compensi per lavori non autorizzati, creando confusione e potenziali conflitti.
La normativa sugli appalti pubblici, in particolare il D.Lgs. 50/2016, stabilisce regole chiare in merito alle varianti. L’art. 106 del suddetto decreto prevede che le varianti siano ammesse solo in specifiche circostanze e, soprattutto, devono essere formalmente autorizzate dal Responsabile Unico del Procedimento (RUP) o dall’ente appaltante. Senza questa autorizzazione, l’appaltatore non ha diritto a ricevere alcun compenso per i lavori eseguiti.
Inoltre, l’art. 132 del D.Lgs. 50/2016 chiarisce ulteriormente che le varianti devono essere documentate e giustificate, evidenziando la necessità di un processo trasparente e controllato. La giurisprudenza ha confermato che l’esecuzione unilaterale di varianti da parte dell’appaltatore non legittima alcun compenso aggiuntivo, sottolineando l’importanza del rispetto delle procedure stabilite.
CONCLUSIONI
In sintesi, per l’appaltatore è cruciale comprendere che qualsiasi lavoro addizionale o variante deve essere preventivamente autorizzato per poter giustificare una richiesta di compenso. La mancanza di tale autorizzazione non solo compromette il diritto al compenso, ma può anche portare a problematiche legali e amministrative.
IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA
Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, è fondamentale essere a conoscenza di queste normative e procedure. La corretta gestione delle varianti e dei lavori addizionali è parte integrante della responsabilità di chi opera nel settore degli appalti pubblici. La formazione su questi aspetti può contribuire a evitare errori che potrebbero avere conseguenze finanziarie e legali significative per l’ente pubblico.
PAROLE CHIAVE
Appalti pubblici, lavori addizionali, varianti, compenso, autorizzazione, D.Lgs. 50/2016, Responsabile Unico del Procedimento, diritto al compenso.
ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI
- Codice Civile, art. 1661.
- D.Lgs. 50/2016, art. 106.
- D.Lgs. 50/2016, art. 132.

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