Identità alias in percorsi di affermazione di genere

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Si riporta, in quanto ritenuta di particolare interesse, il testo dell’art. 28 della Preintesa del CCNL Funzioni Locali, triennio 2019-2021, rubricato “Identità alias in percorsi di affermazione di genere”.

1. Al fine di tutelare il benessere psicofisico di lavoratori transgender, di creare un
ambiente di lavoro inclusivo, ispirato al valore fondante della pari dignità umana delle persone, eliminando situazioni di disagio per coloro che intendono modificare nome e identità nell’espressione della propria autodeterminazione di genere, le Amministrazioni riconoscono un’identità alias al dipendente che ne faccia richiesta tramite la sottoscrizione di un Accordo di riservatezza confidenziale. Modalità di accesso e tempi di richiesta e attivazione dell’alias saranno specificate in apposita regolamentazione interna, la carriera alias resterà inscindibilmente associata e gestita in contemporanea alla carriera reale. L’identità alias da utilizzare, anche con riferimento a quanto previsto dall’art. 55-novies del D.lgs. n. 165/2001, al posto del nominativo effettivo risultante nel fascicolo personale di cui all’art. (Fascicolo personale), riguarda, a titolo esemplificativo, il cartellino di riconoscimento, le credenziali per la posta elettronica, la targhetta sulla porta d’ufficio, eventuali tabelle di turno orari esposte negli spazi comuni, nonché divise di lavoro corrispondenti al genere di elezione della persona e la possibilità di utilizzare spogliatoio e servizi igienici neutri rispetto al genere, se presenti, o corrispondenti all’identità di genere del lavoratore.
2. Non si conformano all’identità alias e restano pertanto invariate tutte le
documentazioni e tutti i provvedimenti attinenti al dipendente che desidera
intraprendere il percorso di affermazione di genere che hanno rilevanza strettamente personale (come ad esempio la busta paga, la matricola, i sistemi di rilevazione e lettura informatizzata della presenza, i provvedimenti disciplinari) o la sottoscrizione di atti e provvedimenti da parte del lavoratore interessato.

Viene prevista, dunque, la tutela dei lavoratori transgender, tramite il
riconoscimento un’identità alias al dipendente che ne faccia richiesta.