Identità del Whistleblower in un Procedimento Disciplinare

Buongiorno, ho letto il codice di comportamento del Comune presso il quale sto concorrendo (Comune capoluogo di Città metropolitana) e, in merito al tema whistleblowing, ho letto questa disposizione " Qualora la contestazione sia fondata, in tutto o in parte, sulla segnalazione, l’identità può essere rivelata ove la sua conoscenza sia assolutamente indispensabile per la difesa dell’incolpato."
Tuttavia, questa disposizione mi pare più limitativa della tutela del segnalante rispetto alla disposizione dell’art.54bis del D.Lgs 165/2001, che recita “Qualora la contestazione sia fondata, in tutto o in parte, sulla segnalazione e la conoscenza dell’identità del segnalante sia indispensabile per la difesa dell’incolpato, la segnalazione sarà utilizzabile ai fini del procedimento disciplinare SOLO IN PRESENZA DI CONSENSO DEL SEGNALANTE ALLA RIVELAZIONE DELLA SUA IDENTITA’”. In pratica, il codice di comportamento “aziendale” di questa Città non cita (volutamente…?) la necessità del consenso del segnalante di rivelare la sua identità durante il procedimento disciplinare. Ovviamente la legge prevale su un regolamento/codice aziendale, tuttavia vorrei avere conferma di questa specifica tutela del whistleblower all’interno del procedimento disciplinare. Grazie

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