Il Consiglio di Stato definisce il confine tra il principio di equivalenza e l’aliud pro alio

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Il Confine tra Principio di Equivalenza e Aliud Pro Alio nelle Gare Pubbliche

CONTENUTO

Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 5708 del 2 luglio 2025, ha fornito un’importante chiarificazione riguardo alla distinzione tra il principio di equivalenza e l’aliud pro alio nelle procedure di gara pubblica. Questi due concetti sono fondamentali per garantire la correttezza e la trasparenza nelle procedure di appalto, e la loro comprensione è essenziale per i dipendenti della pubblica amministrazione e i concorsisti pubblici.

Il principio di equivalenza, sancito dall’art. 1 del d.lgs. 36/2023, permette alla stazione appaltante di accettare offerte che, pur presentando caratteristiche tecniche o contrattuali diverse, siano funzionalmente equivalenti a quelle richieste dalla lex specialis. Ciò significa che se un’offerta garantisce lo stesso risultato e le stesse finalità dell’appalto, essa può essere considerata valida, anche se non rispetta alla lettera le specifiche tecniche richieste.

Al contrario, l’aliud pro alio si verifica quando l’offerta presenta elementi sostanzialmente diversi e non comparabili rispetto a quanto richiesto. In questo caso, l’offerta non può essere accettata e giustifica l’esclusione per non conformità tecnica o contrattuale. Questa distinzione è cruciale per evitare che offerte difformi possano compromettere la qualità del servizio o del bene oggetto dell’appalto.

In sintesi, la tabella seguente riassume le differenze tra i due principi:

Principio di Equivalenza Aliud Pro Alio
Accetta varianti funzionalmente equivalenti Esclude offerte sostanzialmente difformi
Basato su un approccio “funzionale” e sul favor participationis Riguarda differenze essenziali che alterano la natura dell’offerta
Coerente con art. 1 d.lgs. 36/2023 e direttiva UE 2014/24 Giustifica esclusione per non conformità

CONCLUSIONI

La sentenza del Consiglio di Stato chiarisce l’importanza di una corretta applicazione di questi principi nelle procedure di gara pubblica. La distinzione tra equivalenza e aliud pro alio non solo tutela la concorrenza, ma garantisce anche il rispetto dei requisiti essenziali imposti dall’amministrazione, evitando esclusioni ingiustificate.

IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA

Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, è fondamentale comprendere questi principi per poter valutare correttamente le offerte durante le procedure di gara. Una buona conoscenza delle normative e delle sentenze in materia permette di operare in modo più efficace e di garantire la trasparenza e la correttezza delle procedure di appalto.

PAROLE CHIAVE

Principio di equivalenza, aliud pro alio, gare pubbliche, d.lgs. 36/2023, concorrenza, trasparenza.

ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI

  1. D.Lgs. 36/2023 - Codice dei contratti pubblici.
  2. Direttiva UE 2014/24 - Direttiva sugli appalti pubblici.
  3. Sentenza Consiglio di Stato n. 5708 del 2 luglio 2025.

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