Il diritto di accesso nei contratti pubblici dopo il Correttivo Page Expired
Il Diritto di Accesso nei Contratti Pubblici dopo il Decreto Correttivo
CONTENUTO
Il Decreto Legislativo n. 209 del 2024, noto come Decreto Correttivo, ha apportato significative modifiche al Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. n. 36/2023), in particolare riguardo al diritto di accesso agli atti delle procedure di affidamento ed esecuzione. L’articolo 35 del D.Lgs. n. 36/2023 stabilisce che il diritto di accesso civico generalizzato è garantito attraverso modalità digitali integrate nelle piattaforme di e-procurement. Questo rappresenta un passo importante verso la trasparenza e la partecipazione dei cittadini nei processi decisionali della pubblica amministrazione.
In particolare, il comma 1 dell’articolo 35 prevede che chiunque possa richiedere l’accesso agli atti senza dover fornire motivazioni specifiche o dimostrare un interesse diretto. Questa disposizione è in linea con il principio di trasparenza sancito dalla normativa vigente, che mira a promuovere un controllo diffuso sulle attività della pubblica amministrazione.
Un aspetto rilevante è stato chiarito dalla sentenza n. 731/2025 del TAR, che ha stabilito che l’istanza di accesso agli atti può prorogare di 15 giorni il termine per impugnare l’aggiudicazione. Questo intervento giurisprudenziale tutela il diritto di difesa degli operatori economici, garantendo loro il tempo necessario per valutare la documentazione e decidere se procedere con un eventuale ricorso, senza compromettere la celerità delle procedure di affidamento.
L’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha ulteriormente ribadito che l’accesso civico è libero da motivazioni e interesse diretto, sottolineando l’importanza di garantire la trasparenza e il controllo sociale sulle decisioni pubbliche. Questa apertura rappresenta un’opportunità per i cittadini e le imprese di monitorare l’operato della pubblica amministrazione e di partecipare attivamente al processo di accountability.
CONCLUSIONI
Il diritto di accesso agli atti nei contratti pubblici, così come delineato dal Decreto Correttivo, rappresenta un importante strumento di trasparenza e partecipazione. La possibilità di accedere liberamente agli atti senza necessità di motivazione favorisce un controllo diffuso e una maggiore responsabilità da parte delle amministrazioni pubbliche.
IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA
Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, la conoscenza delle norme relative al diritto di accesso è fondamentale. Questi professionisti devono essere in grado di gestire le richieste di accesso in modo efficiente e conforme alla normativa, garantendo la trasparenza e la legalità nelle procedure di affidamento. Inoltre, la consapevolezza delle implicazioni giuridiche delle istanze di accesso può influenzare le decisioni strategiche e operative all’interno delle amministrazioni.
PAROLE CHIAVE
Diritto di accesso, contratti pubblici, Decreto Correttivo, trasparenza, accesso civico, ANAC, TAR, e-procurement.
ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI
- D.Lgs. n. 36/2023, Codice dei Contratti Pubblici
- D.Lgs. n. 209/2024, Decreto Correttivo
- D.Lgs. n. 33/2013, Normativa sull’accesso civico
- L. 241/1990, Normativa sul procedimento amministrativo
- TAR, sentenza n. 731/2025.
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