Il principio di rotazione degli appalti pubblici nel D.lgs. 31 marzo 2023 n. 36. Il difficile rapporto con il nuovo principio del risultato. Di Gaspare Maria Cammareri

Il Principio di Rotazione degli Appalti Pubblici nel D.Lgs. 31 Marzo 2023, n. 36

Il principio di rotazione degli appalti pubblici è un meccanismo fondamentale per garantire la parità di trattamento e prevenire favoritismi nelle procedure di affidamento dei contratti pubblici. Questo principio trova fondamento nell’articolo 49 del Codice dei Contratti Pubblici, come modificato e integrato dal decreto legislativo del 31 marzo 2023, n. 36.

CONTENUTO

Definizione e Obiettivi

Il principio di rotazione si configura come uno strumento di garanzia per l’attuazione del principio di concorrenza, promuovendo un’effettiva alternanza tra gli operatori economici coinvolti nelle procedure di affidamento. Questo obiettivo è essenziale per prevenire che l’eccessiva discrezionalità della stazione appaltante possa tradursi in strumenti per favorire determinati operatori economici, eludere le regole della concorrenza o alimentare fenomeni corruttivi.

Novità Introdotta dal Decreto Correttivo

Il decreto correttivo ha introdotto una sostituzione integrale del comma 4 dell’articolo 49, introducendo la qualità della prestazione resa come presupposto rilevante. Ciò significa che non basta la verifica dell’accurata esecuzione del precedente contratto; è necessario tenere in evidenza anche la qualità della prestazione resa. In casi motivati, con riferimento alla struttura del mercato, all’effettiva assenza di alternative, all’accurata esecuzione del precedente contratto e alla qualità della prestazione resa, è possibile derogare al divieto di reinvito del contraente uscente.

Eccezioni e Deroghe

Il Codice prevede specifiche deroghe al principio di rotazione. Tra queste, si annoverano:

  • Microaffidamenti: Gli affidamenti di importo inferiore a 5.000 euro, valore stimato al netto dell’IVA, sono esclusi dall’applicazione del principio di rotazione.
  • Procedura Negoziate Senza Bando: Le stazioni appaltanti non applicano il principio di rotazione quando l’indagine di mercato sia stata effettuata senza porre limiti al numero di operatori economici in possesso dei requisiti richiesti da invitare alla successiva procedura negoziate.
  • Struttura del Mercato e Assenza di Alternative: In casi motivati, con riferimento alla struttura del mercato e all’effettiva assenza di alternative, previa verifica dell’accurata esecuzione del precedente contratto e della qualità della prestazione resa, è possibile derogare.

Rapporto con il Principio del Risultato

Il Codice degli Appalti è basato su due principi cardine: il “principio del risultato” e il “principio della fiducia”. Il principio del risultato si concentra sull’affidamento del contratto e sulla sua esecuzione con la massima tempestività e il migliore rapporto tra qualità e prezzo, nel rispetto dei principi di legalità, trasparenza e concorrenza. Il principio di rotazione, quindi, si pone come un complemento necessario per garantire che il risultato finale non sia solo efficiente, ma anche equo e giusto.

CONCLUSIONI

Il principio di rotazione degli appalti pubblici rappresenta un passo importante verso una gestione più trasparente e competitiva degli appalti. Le recenti modifiche normative mirano a garantire che le procedure di affidamento siano condotte in modo equo, riducendo il rischio di favoritismi e promuovendo una maggiore partecipazione degli operatori economici.

IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA

Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, comprendere il principio di rotazione è cruciale per garantire una corretta applicazione delle norme sugli appalti. Essi devono essere in grado di riconoscere le situazioni in cui è possibile derogare a questo principio e applicare le eccezioni previste dalla legge, mantenendo sempre un alto standard di legalità e trasparenza.

PAROLE CHIAVE

Principio di rotazione, appalti pubblici, concorrenza, qualità della prestazione, deroghe, D.Lgs. 31 Marzo 2023, n. 36.

ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI

  1. D.Lgs. 31 marzo 2023, n. 36 - Codice dei Contratti Pubblici.
  2. Articolo 49 del Codice dei Contratti Pubblici.

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