Il quorum deliberativo del referendum abrogativo: profili di illegittimità costituzionale | Filodiritto

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Il Quorum Deliberativo del Referendum Abrogativo: Un’Analisi Critica

CONTENUTO

Il referendum abrogativo, disciplinato dall’articolo 75 della Costituzione italiana, rappresenta uno strumento di democrazia diretta attraverso il quale i cittadini possono esprimere la propria volontà riguardo all’abrogazione di leggi ordinarie. Tuttavia, per la validità del referendum è necessario il raggiungimento di un quorum deliberativo, fissato al 50% più uno degli aventi diritto al voto (art. 75, comma 4 Cost.). Questo significa che non basta avere una maggioranza di voti favorevoli per abrogare una legge; è fondamentale che almeno la metà degli aventi diritto partecipi al voto.

Questa previsione ha sollevato interrogativi e critiche, in particolare per quanto riguarda la sua legittimità costituzionale. Infatti, l’articolo 138 della Costituzione stabilisce che per i referendum relativi a leggi costituzionali o revisioni costituzionali è sufficiente la maggioranza dei voti espressi, senza alcun quorum di partecipazione. Tale disparità ha portato a considerare se questa differenza di trattamento tra leggi ordinarie e leggi costituzionali possa violare il principio di uguaglianza sancito dall’articolo 3 della Costituzione.

Critici sostengono che la necessità di un quorum più elevato per le leggi ordinarie rispetto a quelle costituzionali possa disincentivare la partecipazione al voto, creando una situazione in cui le leggi fondamentali possono essere modificate con una partecipazione inferiore rispetto a quelle ordinarie. Questo aspetto rappresenta un profilo critico nel sistema referendario italiano, poiché potrebbe minare la legittimità delle decisioni popolari.

CONCLUSIONI

In sintesi, il quorum deliberativo del referendum abrogativo solleva questioni importanti riguardo alla coerenza e all’equità del sistema giuridico italiano. La disparità di trattamento tra leggi ordinarie e leggi costituzionali potrebbe richiedere una revisione normativa per garantire una maggiore armonia e rispetto del principio di uguaglianza.

IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA

Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, comprendere il funzionamento del referendum abrogativo e le sue implicazioni giuridiche è fondamentale. Questi professionisti possono trovarsi a dover gestire situazioni legate a referendum, sia in termini di informazione al pubblico che di applicazione delle normative. Una conoscenza approfondita delle norme e delle criticità del sistema referendario può contribuire a una gestione più efficace e consapevole delle dinamiche democratiche.

PAROLE CHIAVE

Referendum abrogativo, quorum deliberativo, Costituzione italiana, articolo 75, articolo 138, principio di uguaglianza, leggi ordinarie, leggi costituzionali.

ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI

  1. Costituzione della Repubblica Italiana, Art. 75.
  2. Costituzione della Repubblica Italiana, Art. 138.

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L’art. 3 stabilisce l’uguaglianza delle persone di fronte alla Legge, non l’uguaglianza delle Leggi di fronte alle persone.
Le Leggi ordinarie sono opera degli organi legislativi, e il popolo interviene solo con l’abrogazione, ma non acquisisce competenza legislativa diretta. Viceversa, le Leggi costituzionali è sensato non dipendano troppo strettamente dai politici in carica.