Il rapporto sulla parità di genere è obbligatorio, a pena di esclusione, per tutti gli appalti - Le Autonomie https://share.google/oDk8ii4zCibXKdMnP

Il rapporto sulla parità di genere è obbligatorio, a pena di esclusione, per tutti gli appalti - Le Autonomie Il rapporto sulla parità di genere è obbligatorio, a pena di esclusione, per tutti gli appalti - Le Autonomie

L’OBBLIGO DEL RAPPORTO SULLA PARITÀ DI GENERE NEGLI APPALTI PUBBLICI

CONTENUTO

Negli ultimi anni, la questione della parità di genere ha acquisito un’importanza crescente nel contesto degli appalti pubblici. In particolare, il Decreto Legislativo 36/2023 ha introdotto disposizioni chiare e vincolanti riguardo all’obbligo di presentare un rapporto sulla parità di genere per le aziende che occupano oltre 50 dipendenti. Questo obbligo si applica a tutte le aziende, sia pubbliche che private, e non è influenzato dalla fonte di finanziamento dell’appalto, che sia PNRR o altro.

L’articolo 94, comma 5, lettera c) del D.Lgs. 36/2023 stabilisce che la mancata presentazione del rapporto comporta l’esclusione dalla gara. Inoltre, il rapporto deve essere presentato biennalmente entro il 30 aprile dell’anno successivo al biennio di riferimento. Questo significa che le aziende devono essere pronte a dimostrare il loro impegno verso la parità di genere e a fornire dati concreti sulle politiche adottate.

Il Codice delle pari opportunità, D.Lgs. 198/2006, aggiornato dalla legge 162/2021, supporta ulteriormente questa iniziativa, evidenziando l’importanza di promuovere la parità di genere nel mondo del lavoro. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha confermato questo obbligo nel parere n. 3697/2025, sottolineando che le stazioni appaltanti possono anche attribuire punteggi premiali alle imprese che dimostrano di avere politiche di parità di genere certificate, come previsto dall’articolo 108 del D.Lgs. 36/2023.

CONCLUSIONI

L’introduzione dell’obbligo di presentare un rapporto sulla parità di genere rappresenta un passo significativo verso la promozione dell’uguaglianza nel settore pubblico e privato. Le aziende devono essere consapevoli di queste nuove normative e prepararsi adeguatamente per evitare l’esclusione dalle gare d’appalto.

IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA

Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, è fondamentale comprendere l’importanza di queste normative. La conoscenza delle disposizioni relative alla parità di genere non solo è utile per la propria carriera, ma è anche un elemento chiave per garantire che le istituzioni pubbliche rispettino i principi di uguaglianza e inclusione. Inoltre, la capacità di valutare e promuovere politiche di parità di genere può rappresentare un valore aggiunto nelle procedure di selezione per posizioni all’interno della pubblica amministrazione.

PAROLE CHIAVE

Parità di genere, appalti pubblici, D.Lgs. 36/2023, rapporto biennale, esclusione dalla gara, politiche di parità, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI

  1. D.Lgs. 36/2023, art. 94, co. 5, lett. c).
  2. D.Lgs. 198/2006, Codice delle pari opportunità.
  3. Legge 162/2021.
  4. Parere n. 3697/2025 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
  5. D.Lgs. 36/2023, art. 108.

immagine

Nota: Le sintesi fornite sono generate automaticamente grazie a Perplexity(analisi delle notizie più pertinenti) e ChatGPT modificato da Omniavis. Puoi chiedere il parere di un esperto umano qui nel forum o continuare la conversazione sulla nostra piattaforma: https://espertorisponde.omniavis.it/. Per una consulenza specifica da parte del team Omniavis inviaci una email a info@omniavis.it.Per un feedback sulla qualità della sintesi invia una email a Marco Scarselli