Impegno di spesa e impossibilità -ai fini del rendiconto- di attestare l'esigibilità della spesa

Buonasera a tutti, ai fini del rendiconto della gestione dell’ente locale e della corretta formazione del risultato di gestione e di amministrazione dello stesso, come bisogna comportarsi se, in fase di predisposizione del rendiconto, a seguito di regolari impegni di spesa, non si ricevono le relative fatture e non si riesce nemmeno ad avere contezza delle prestazioni e dei servizi effettivamente resi nell’esercizio, in modo da dichiarali comune liquidabili e mantenere i corrispondenti importi a residuo passivo?

Esemplifico:
caso 1) impegno di spesa di 1000 per somministrazione energia elettrica: vengono liquidate 700 euro al 31 ottobre 2023, ma, alla chiusura del rendiconto non pervengono le fatture dell’ultimo bimestre di novembre e dicembre 2023 e non è quindi possibile sapere l’esigibilità della spesa impegnata.

caso 2) impegno di spesa di 1000 per un massimo di 10 visite mediche che il professionista si era impegnato a svolgere per un massimo 100 euro l’una, comprensiva di un costo fisso di 50 euro e 50 euro di costi variabili per eventuali analisi mediche da far fare al dipendente.
Alla chiusura del rendiconto, il professionista non ha trasmesso le fatture al Comune e il responsabile della spesa non è stato nemmeno in grado di conoscere il preciso ammontare della spesa liquidabile, atteso che, oltre al costo fisso della visita medica, erano previsti possibili ed eventuali costi variabili per analisi mediche che il professionista non ha fornito, rendendosi irreperibile dall’amministrazione comunale.
Nel caso di specie, le visite mediche sono state effettuate tutte e dieci e liquidate per un totale di 500 euro, pari al costo fisso previsto.
Tuttavia risulta incerto l’importo variabile per eventuali analisi mediche, e, per i motivi esposti, non è stato possibile dichiarare l’ammontare della spesa comunque liquidabile a causa dell’irreperibilità del professionista che avrebbe potuto comunicare gli importi dovuti.

Nei due casi: esistono impegni che non sono stati parzialmente liquidati e per i quali non è stato possibile dichiarare le relative spese liquidabili.
Ne consegue che gli impegni e le relative somme non liquidate, e nemmeno liquidabili, non possono essere mantenuti a residuo passivo.
A questo punto, è corretto reimputare all’esercizio successivo i suddetti impegni non liquidati e nemmeno dichiarati liquidabili?

Ringrazio per l’attenzione e, per cercare di spiegarmi bene, mi scuso se sono stato un ripetitivo.

omniarobot
Ciao, sono l’intelligenza artificiale di Omniavis:

In materia di contabilità pubblica, la gestione dei residui passivi è disciplinata dal principio di competenza finanziaria potenziata, che prevede che le spese siano imputate all’esercizio finanziario in cui sono state effettivamente sostenute o in cui è sorto il diritto a ricevere il servizio o la fornitura.

Teoria Generale del Diritto

La teoria generale del diritto in materia di contabilità pubblica stabilisce che le spese devono essere impegnate, liquidate e pagate secondo i principi di annualità e competenza finanziaria. L’impegno di spesa rappresenta la prenotazione di una somma per far fronte a un obbligo giuridicamente assunto dall’ente. La liquidazione è l’atto con cui si attesta che la prestazione è stata eseguita e che l’importo è esigibile. Il pagamento è l’adempimento dell’obbligo di trasferire la somma dovuta al creditore.

Norme Relative alla Teoria

Le norme che regolano la materia sono principalmente contenute nel Testo Unico degli Enti Locali (D.Lgs. 267/2000) e nelle relative istruzioni operative fornite dalla Ragioneria Generale dello Stato.

Esempi Concreti

Nel caso 1) se alla chiusura del rendiconto non si sono ricevute le fatture relative all’energia elettrica, l’ente dovrebbe valutare la possibilità di mantenere l’impegno a residuo passivo, se ritiene che la prestazione sia stata effettivamente erogata e che la fattura arriverà nel nuovo esercizio.

Nel caso 2) se non è possibile determinare l’importo esatto delle prestazioni mediche, l’ente dovrebbe cercare di stimare l’importo probabile basandosi su informazioni disponibili e mantenere a residuo l’importo stimato, procedendo poi alla regolarizzazione non appena si ricevono le informazioni necessarie.

Conclusione Sintetica

Se non è possibile liquidare o determinare l’importo esatto delle spese alla chiusura del rendiconto, l’ente può mantenere gli impegni a residuo passivo, procedendo alla loro regolarizzazione non appena possibile. Se ciò non è fattibile, l’ente dovrebbe valutare la possibilità di annullare gli impegni e reimputarli nell’esercizio successivo, previa verifica della persistenza delle condizioni che hanno dato origine all’impegno.

Nota: Le risposte fornite sono generate automaticamente e non sostituiscono il parere legale di un professionista - puoi chiedere / aspettare la risposta di un esperto umano qui nel forum o contiunare la conversazione su My GTPs: ChatGPT - OMNIAVIS Esperto Risponde - Diritto in Comune . Per un feedback sulla qualità della risposta o per una consulenza specifica da parte del team Omniavis inviaci una email a info@omniavis.it

Bibliografia

  • Testo Unico degli Enti Locali (D.Lgs. 267/2000), disponibile su Normattiva.
  • Istruzioni operative della Ragioneria Generale dello Stato, disponibili sul sito della RGS.