Impianti FER e aree non idonee: nuova questione alla Corte Costituzionale - LavoriPubblici Impianti FER e aree non idonee: nuova questione alla Corte Costituzionale - LavoriPubblici
La Corte Costituzionale e le Aree Non Idonee per Impianti FER: Un Nuovo Equilibrio Normativo
CONTENUTO
La recente sentenza della Corte Costituzionale, n. 134 del 28 luglio 2025, ha sollevato un importante dibattito riguardo all’individuazione delle aree non idonee all’installazione di impianti da Fonti Energetiche Rinnovabili (FER). Secondo quanto stabilito dalla Corte, l’individuazione di tali aree, come previsto dal Decreto Ministeriale del 21 giugno 2024 e dall’articolo 20, comma 1, del D.Lgs. n. 199/2021, non può tradursi in un divieto assoluto, ma deve essere interpretata come un vincolo rafforzato da valutare caso per caso nel procedimento autorizzatorio.
Questa pronuncia si inserisce in un contesto normativo in cui il governo italiano ha l’obiettivo di promuovere le energie rinnovabili, in linea con le direttive europee e le politiche ambientali nazionali. Il decreto ministeriale ha fornito criteri omogenei per le Regioni nella definizione delle superfici idonee o meno per l’installazione di impianti FER. Tuttavia, la Corte ha chiarito che un divieto assoluto imposto da una legge regionale sarebbe incostituzionale, in quanto contrasta con gli obiettivi nazionali di promozione delle energie rinnovabili e di tutela ambientale a lungo termine.
La Corte Costituzionale ha quindi confermato l’orientamento già espresso dal TAR Lazio, sottolineando l’importanza di un approccio equilibrato che non precluda a priori l’installazione di impianti nelle aree segnalate come non idonee, ma che richieda una valutazione approfondita delle specifiche circostanze.
CONCLUSIONI
La sentenza n. 134/2025 rappresenta un passo significativo verso un equilibrio tra la necessità di tutelare il territorio e l’urgenza di incentivare l’uso delle fonti rinnovabili. Questo approccio flessibile potrebbe favorire un incremento degli investimenti nel settore delle energie rinnovabili, contribuendo così agli obiettivi di sostenibilità ambientale.
IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA
Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, questa sentenza implica una maggiore responsabilità nella gestione delle pratiche autorizzative relative agli impianti FER. È fondamentale che i funzionari pubblici siano aggiornati sulle normative vigenti e sulle recenti pronunce giurisprudenziali, per garantire un’applicazione corretta e conforme della legge. Inoltre, la capacità di valutare caso per caso le istanze di installazione di impianti FER diventa un aspetto cruciale nella loro attività quotidiana.
PAROLE CHIAVE
Corte Costituzionale, impianti FER, aree non idonee, decreto ministeriale, D.Lgs. n. 199/2021, autorizzazione, sostenibilità ambientale.
ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI
- Decreto Ministeriale 21 giugno 2024 (attuativo art. 20 comma 1 D.Lgs. n. 199/2021)
 - D.Lgs. n. 199/2021
 - Sentenza Corte Costituzionale n. 134/2025
 

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