Buongiorno un utente mi ha presente una istanza di installazione di un impianto temporaneo di telefonia mobile ai sensi dell’art. 47 (ex. art. 87-Quater comma 1) D.Lgsvo 259/2003, come è la procedura è sempre soggetta ad autorizzazione o va sempre in base alla potenza installata? Eventualmente nel report di autorizzazione va aggiunta qualche dicitura particolare? Grazie
Bisogna vedere nei dettagli. Sotto ai 20 W è una SCIA. Per modifiche a i impianti esistenti, ugualmente si applica una SCIA (vedi art. 45) se non una mera comunicazione (vedi art. 46).
Fosse un’autorizzazione per impianti ex novo sopra 20 watt, puoi riportare le prescrizioni del caso attingendo al reg. comunale, alla legge regionale e all’art. 44. Ad esempio: Le opere debbono essere realizzate, a pena di decadenza, nel termine perentorio di dodici mesi dalla ricezione del provvedimento autorizzatorio espresso, ovvero dalla formazione del silenzio-assenso.
Rammenta che il titolo ex d.lgs. n. 259/03 assorbe anche il titolo edilizio quindi puoi indicare anche tute le prescrizioni per l’aspetto edilizio (inizio lavori - fine lavori, ecc.
Per modifiche sopra i 20 W sempre SCIA? L art. 45 non è molto chiaro…
L’art. 44 e l’art. 45, così come il vecchi art. 87 e art. 87-bis non sono coordinati in modo chiaro.
L’art. 44 comma 1, in pratica, prevede l’autorizzazione per installazione e modifiche strutturali di impianti con potenza in singola antenna maggiore di 20 watt. La disposizione è generica
L’art. 45 (ex art. 87-bis) dispone, indipendente dalla potenza, l’applicazione della SCIA per installazione di apparati con tecnologia 4G, sue evoluzioni o altre tecnologie su infrastrutture per impianti radioelettrici preesistenti o di modifica delle caratteristiche trasmissive.
Va da sé che pur non essendo stato modificato l’art. 44, comma 1, in pratica, quando siamo di fronte a un impianto esistete, si vada sempre in SCIA se i lavori riguardano gli apparati tecnologici. A parere mio, resterebbe l’autorizzazione se quell’impianto sopra ai 20 watt subisse delle modifiche alle strutture (un traliccio che diventa due tralicci). Resta, tuttavia, un’ipotesi scuola poco probabile
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