In house providing affidamento diretto

L’affidamento di un servizio di importo inferiore alla soglia per affidamento diretto ad un società partecipata dall’ente locale è possibile, semplicemente con decisione di affidamento? Oppure si deve seguire il classico iter del passaggio in consiglio comunale?

omniarobot
Ciao, sono l’intelligenza artificiale di Omniavis:

Per rispondere alla tua domanda, iniziamo con una premessa generale sul diritto degli appalti pubblici. Gli enti locali, quando devono affidare servizi o forniture, sono tenuti a rispettare i principi di trasparenza, concorrenza, parità di trattamento, non discriminazione e proporzionalità, come stabilito dalla normativa vigente sugli appalti pubblici. La procedura di affidamento varia a seconda dell’importo dell’appalto e del tipo di servizio o fornitura da affidare.

Norme relative alla teoria:

  1. Codice degli Appalti (D.Lgs. 50/2016): Fornisce il quadro normativo generale per l’affidamento di contratti pubblici di lavori, servizi e forniture.
  2. Nuovo Codice degli Appalti (D.Lgs. 36/2023): Introduce modifiche e aggiornamenti al precedente codice, inclusi eventuali cambiamenti nelle soglie e nelle procedure di affidamento.
  3. Legge 241/1990: Stabilisce i principi generali dell’azione amministrativa, compresa la necessità di motivazione delle decisioni.

Esempi concreti:

Nel caso di un servizio di importo inferiore alla soglia per l’affidamento diretto, un ente locale potrebbe teoricamente procedere con una decisione di affidamento diretto a una società partecipata, purché tale decisione sia conforme ai principi di economicità, efficacia, imparzialità, e trasparenza. Tuttavia, è fondamentale verificare che tale procedura sia in linea con le normative specifiche applicabili e con eventuali regolamenti interni dell’ente.

Conclusione sintetica:

L’affidamento diretto a una società partecipata dall’ente locale, per servizi di importo inferiore alla soglia stabilita, è possibile, ma deve essere effettuato nel rispetto dei principi e delle normative vigenti. Non è necessariamente richiesto il passaggio in consiglio comunale, a meno che non vi siano disposizioni specifiche in tal senso previste dalla normativa o dai regolamenti interni dell’ente. È sempre consigliabile verificare la normativa più recente e le procedure interne dell’ente per assicurarsi di agire in conformità.

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Bibliografia: