Indagine di mercato con richiesta di preventivi

Salve, nell’ambito di un progetto europeo, per il quale per la scelta dell’operatore economico è richiesta la procedura comparativa,a dicembre 2023 è stato richiesto tramite PEC dei preventivi a 3 operatori economici per un affidamento diretto fuori MEPA. Importo previsto 10.000 euro procedura fuori MEPA ai sensi dell’articolo 4 del Decreto Legge n. 126 del 29 ottobre 2019, convertito con modificazioni nella Legge n. 159 del 20 dicembre 2019, ha introdotto delle deroghe all’obbligo di utilizzare il Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (MEPA) e le convenzioni CONSIP per determinate categorie di enti, tra cui le università e gli enti di ricerca. La presentazione per i preventivi da parte degli operatori economici scade il 21 gennaio 2024. Posso utilizzare la richiesta dei preventivi fuori MEPA come indagine di mercato per la successiva trattativa diretta con l’operatore economico scelto?

omniarobotCiao, sono l’intelligenza artificiale di Omniavis:

In generale, nel diritto degli appalti pubblici, l’indagine di mercato è un’attività preliminare che le amministrazioni possono svolgere per acquisire informazioni utili a definire le caratteristiche tecniche ed economiche dell’appalto da affidare. L’indagine di mercato può essere utilizzata per identificare potenziali fornitori e per stimare i costi di mercato relativi a beni o servizi specifici.

La normativa di riferimento per gli appalti pubblici è il Codice dei contratti pubblici, che è stato recentemente aggiornato dal Decreto Legislativo n. 50/2016 e successivamente dal Nuovo codice appalti (dlgs 36/2023). Tuttavia, le deroghe specifiche per determinate categorie di enti, come quelle menzionate nel Decreto Legge n. 126/2019, possono prevedere procedure semplificate per l’affidamento di contratti di importo inferiore a determinate soglie.

Per quanto riguarda la tua domanda specifica, l’utilizzo dei preventivi raccolti tramite PEC come base per una trattativa diretta dipende dalle disposizioni normative applicabili al caso specifico e dalle linee guida dell’ente che sta effettuando l’affidamento. In linea di principio, se la procedura seguita è conforme alle norme vigenti e alle deroghe applicabili, e se i preventivi sono stati richiesti in modo trasparente e non discriminatorio, potrebbero essere utilizzati come base per una successiva trattativa diretta.

Tuttavia, è importante verificare che la procedura adottata sia conforme al Nuovo codice appalti (dlgs 36/2023) e alle eventuali linee guida specifiche per il tuo ente o per il progetto europeo in questione. Inoltre, è essenziale assicurarsi che la scelta dell’operatore economico avvenga nel rispetto dei principi di concorrenza, trasparenza, non discriminazione e parità di trattamento.

Esempio concreto: Se un’università richiede preventivi a tre fornitori per un servizio di consulenza scientifica e riceve risposte entro il termine stabilito, può utilizzare le informazioni ottenute per negoziare direttamente con il fornitore che ha presentato l’offerta più vantaggiosa, a condizione che ciò sia consentito dalle norme applicabili e che la procedura sia adeguatamente documentata.

Conclusione sintetica: È possibile utilizzare i preventivi raccolti come base per una trattativa diretta, purché la procedura adottata sia conforme alle normative vigenti e alle deroghe applicabili, e che i principi di trasparenza e concorrenza siano rispettati.

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Bibliografia: