Inefficacia SCIA per somministrazione di alimenti e bevande e mantenimento requisiti professionali

Buongiorno, ho un dubbio in merito ad una pratica di subingresso in pubblico esercizio in area di pertinenza in impianto di distributore di carburanti.
Il titolare da verifiche non ha i requisiti professionali per la somministrazione ma inserirebbe un preposto che è stato intestatario di un bar dal 2018 al 2023 chiuso da Ordinanza dirigenziale per informazioni della Prefettura ,che ha reso inefficace la SCIA di avvio e la notifica sanitaria.
In questo caso la persona mantiene i requisiti professionali anche se la SCIA e’ stata dichiarata inefficace e l’attività fatta chiudere?
Grazie mille

Inefficacia della SCIA: Cosa Devi Sapere

CONTENUTO

La Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) è uno strumento fondamentale nel panorama normativo italiano, che consente ai cittadini di avviare attività edilizie e imprenditoriali senza dover attendere un’autorizzazione formale da parte dell’amministrazione. Tuttavia, è importante sapere che la SCIA può diventare inefficace in determinate circostanze, come evidenziato dalla giurisprudenza e dalle normative vigenti.

L’inefficacia della SCIA può essere dichiarata dall’amministrazione in presenza di difformità rilevanti tra lo stato dei luoghi e quanto dichiarato nella SCIA stessa. Questo significa che se, ad esempio, i lavori eseguiti non corrispondono a quanto indicato nella segnalazione, l’amministrazione ha il diritto di intervenire. Inoltre, la SCIA può risultare inefficace anche per carenze nei requisiti professionali del tecnico che la presenta. È fondamentale che il professionista incaricato possieda le competenze e le qualifiche richieste dalla legge, altrimenti si rischia l’invalidità della SCIA.

Secondo il Consiglio di Stato (sentenza n. 1256/2025), la SCIA acquisisce piena efficacia dopo 30 giorni dalla sua presentazione, a meno che non intervengano provvedimenti di sospensione o ordinanze di ripristino entro 45 giorni. Questo periodo di attesa è cruciale per garantire che l’amministrazione possa effettuare i controlli necessari e intervenire in caso di irregolarità.

La mancata conformità tecnica o la mancanza di requisiti professionali può portare all’inibizione dei lavori e all’inefficacia della SCIA, come confermato da diverse sentenze amministrative. Pertanto, è essenziale che i professionisti e i cittadini siano consapevoli delle responsabilità legate alla presentazione della SCIA.

CONCLUSIONI

In sintesi, la SCIA è uno strumento utile ma non privo di rischi. È fondamentale che chi la presenta sia in possesso dei requisiti richiesti e che le informazioni fornite siano accurate e veritiere. La vigilanza dell’amministrazione è essenziale per garantire il rispetto delle normative e la tutela del territorio.

IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA

Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, comprendere le dinamiche legate all’inefficacia della SCIA è cruciale. Essi devono essere in grado di valutare correttamente le segnalazioni ricevute, riconoscere eventuali difformità e intervenire tempestivamente per evitare situazioni di illegittimità. La preparazione su questi aspetti può fare la differenza in un contesto lavorativo sempre più complesso.

PAROLE CHIAVE

SCIA, inefficacia, difformità, requisiti professionali, amministrazione, autocertificazione, responsabilità tecnica.

ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI

  1. Consiglio di Stato, sentenza n. 1256/2025.
  2. D.P.R. 380/2001 - Testo Unico dell’Edilizia.
  3. Legge n. 241/1990 - Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi.
  4. Codice Civile, artt. 2043 e 2050 - Responsabilità civile.

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Dieri di sì. L’esperienza lavorativa resta tale anche se l’esercizio è stato cessato non per volontà dell’esercente. I requisiti professionali sono cosa diversa da quelli morali