Irrazionali regole meccanicistiche per conservare o cancellare i residui attivi - Le Autonomie https://share.google/AdPNnG52n166MwyLX

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Residui Attivi: Critica alle Regole Meccanicistiche di Gestione Contabile

CONTENUTO

La recente deliberazione n. 199/2025 della Sezione regionale di controllo della Corte dei conti per il Veneto ha sollevato importanti questioni riguardo alla gestione contabile dei residui attivi, in particolare quelli vetusti. Attualmente, il sistema di gestione si basa su criteri rigidi e meccanicistici, che considerano unicamente l’anzianità dei residui per determinarne la mantenibilità o la cancellazione. Secondo le norme vigenti, i residui attivi possono essere mantenuti se non superano i tre anni, mentre quelli tra tre e cinque anni possono essere cancellati solo con motivazione. Infine, i residui oltre i cinque anni sono generalmente cancellabili, salvo eccezioni specifiche.

Tuttavia, la Corte dei conti critica questo approccio, evidenziando che l’anzianità non è l’unico parametro da considerare. Infatti, la valutazione dell’esigibilità dei residui dovrebbe essere effettuata dal responsabile dell’entrata, il quale deve applicare un giudizio prudente, simile a quello utilizzato nella contabilità civilistica. Questo significa che un residuo attivo di oltre tre anni potrebbe essere esigibile in un contesto e non in un altro, rendendo inadeguati i criteri uniformi attualmente in uso.

Inoltre, la Corte sottolinea che la persistenza di procedure esecutive di riscossione coattiva non dovrebbe giustificare il mantenimento dei residui nei bilanci. Al contrario, questa situazione dovrebbe portare a una riflessione sulla cancellazione dei residui più remoti, dato che la loro esigibilità è incerta e potrebbe compromettere la trasparenza e l’affidabilità dei bilanci pubblici.

CONCLUSIONI

La deliberazione della Corte dei conti mette in luce la necessità di un approccio più flessibile e contestualizzato nella gestione dei residui attivi. È fondamentale che i responsabili della contabilità pubblica adottino criteri di valutazione che tengano conto non solo dell’anzianità, ma anche della reale esigibilità dei crediti, per garantire una gestione più efficiente e responsabile delle risorse pubbliche.

IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA

Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, è cruciale comprendere l’importanza di una gestione contabile che non si limiti a seguire regole meccanicistiche. La capacità di valutare l’esigibilità dei residui attivi in modo critico e contestualizzato rappresenta una competenza fondamentale. Inoltre, la consapevolezza delle recenti indicazioni della Corte dei conti può influenzare le pratiche contabili e le decisioni strategiche all’interno delle amministrazioni pubbliche.

PAROLE CHIAVE

Residui attivi, gestione contabile, Corte dei conti, esigibilità, bilancio pubblico, responsabilità contabile.

ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI

  1. Deliberazione n. 199/2025 della Sezione regionale di controllo della Corte dei conti per il Veneto.
  2. Normativa sulla contabilità pubblica (D.Lgs. 118/2011 e successive modifiche).
  3. Principi contabili applicati alle amministrazioni pubbliche (D.M. 28 dicembre 2011).

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