Istanza di accesso agli atti degli appalti entro 15 giorni dall’aggiudicazione? Si fa strada tale interpretazione - Ius & management Istanza di accesso agli atti degli appalti entro 15 giorni dall’aggiudicazione? Si fa strada tale interpretazione - Ius & management
Accesso agli Atti negli Appalti Pubblici: Chiarimenti Normativi e Giurisprudenziali
CONTENUTO
Negli ultimi anni, si è consolidata l’interpretazione secondo cui l’istanza di accesso agli atti relativi agli appalti pubblici debba essere presentata entro 15 giorni dall’aggiudicazione. Tuttavia, è importante sottolineare che tale termine non è esplicitamente previsto dalla legge. La recente giurisprudenza, in particolare la sentenza del TAR Puglia n. 410/2025, ha ribadito che il diritto di accesso è riconosciuto anche durante la fase esecutiva del contratto, come stabilito dall’articolo 35, comma 1, del D.Lgs. 36/2023.
L’accesso agli atti è consentito a condizione che l’istanza sia motivata da un legittimo interesse, come ad esempio la necessità di verificare eventuali inadempienze da parte dell’aggiudicatario, che potrebbero portare alla risoluzione del contratto. Questo aspetto è cruciale per garantire la trasparenza e la correttezza delle procedure di gara.
La normativa di riferimento, il nuovo Codice degli Appalti (D.Lgs. n. 36/2023), disciplina l’accesso agli atti nelle diverse fasi della procedura di gara e dell’esecuzione del contratto. Gli articoli 35 e 36 stabiliscono le modalità e i diritti di accesso, evidenziando che non esiste un termine rigido di 15 giorni, ma che la tempestività della richiesta è fondamentale per tutelare gli interessi delle imprese concorrenti.
In sintesi, la prassi di richiedere l’accesso entro 15 giorni dall’aggiudicazione è più un’interpretazione prudenziale che un obbligo normativo. Essa mira a garantire la protezione degli interessi delle imprese partecipanti, supportata da recenti orientamenti giurisprudenziali.
CONCLUSIONI
L’accesso agli atti negli appalti pubblici è un diritto fondamentale per garantire la trasparenza e la legalità delle procedure. Sebbene non esista un termine di legge di 15 giorni per la presentazione dell’istanza, è consigliabile agire tempestivamente per tutelare i propri diritti e interessi. La giurisprudenza attuale sostiene che l’accesso è legittimo anche dopo l’aggiudicazione, a condizione che vi sia un interesse diretto e attuale.
IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA
Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, è fondamentale comprendere le dinamiche dell’accesso agli atti. Essi devono essere in grado di gestire le richieste di accesso in modo conforme alla normativa vigente, garantendo la trasparenza e la correttezza delle procedure di gara. Inoltre, è importante essere informati sulle tempistiche e le modalità di accesso, per evitare contenziosi e garantire il rispetto dei diritti delle imprese.
PAROLE CHIAVE
Accesso agli atti, appalti pubblici, D.Lgs. 36/2023, TAR Puglia n. 410/2025, legittimo interesse, trasparenza, procedure di gara.
ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI
- D.Lgs. n. 36/2023, “Codice degli Appalti”
- TAR Puglia, sentenza n. 410/2025
- Art. 35, comma 1, D.Lgs. 36/2023
- Art. 36, D.Lgs. 36/2023
Nota: Le sintesi fornite sono generate automaticamente grazie a Perplexity(analisi delle notizie più pertinenti) e ChatGPT modificato da Omniavis. Puoi chiedere il parere di un esperto umano qui nel forum o continuare la conversazione sulla nostra piattaforma: https://espertorisponde.omniavis.it/. Per una consulenza specifica da parte del team Omniavis inviaci una email a info@omniavis.it.Per un feedback sulla qualità della sintesi invia una email a Marco Scarselli