Iter per richiedere inabilità assoluta e permanente alle mansioni assegnate

Buongiorno
sono dipendente di un ente locale e chiedo quale sia l’iter procedurale da seguire passo passo, per richiedere l’inabilità assoluta e permanente alle mansioni lavorative assegnate (a seguito di recente Legge 104 con riduzione della capacità lavorativa di più di due terzi e contributi versati per un periodo di 25 anni lavorativi) Segnalo che i patronati non sono preparati sul pubblico impiego.
Ringrazio e porgo cordiali saluti

Buon pomeriggio,

Premetto che l’ abilità alla mansione è limitata al tipo di attività espletata e dà luogo al trattamento di pensione
soltanto nell’ipotesi in cui il dipendente pubblico non possa essere adibito a mansioni equivalenti a quelle della propria qualifica.
Non si ha diritto alla prestazione se l’invalidità interviene dopo la cessazione del rapporto di lavoro.
Requisiti sanitari e contributivi per il diritto
Per ottenere l’inabilità alla mansione occorrono i seguenti requisiti:

  • riconoscimento medico legale da parte delle competenti Commissioni dal quale risulti che il
    dipendente pubblico è permanentemente inidoneo allo svolgimento della propria mansione
  • almeno 15 anni servizio (14 anni, 11 mesi e 16 giorni) per i dipendenti dello Stato. Per i
    dipendenti di Enti locali o della Sanità occorrono, invece, almeno 20 anni di servizio (19
    anni, 11 mesi e 16 giorni)
  • risoluzione del rapporto di lavoro per dispensa dal servizio per inabilità.

Procedimento :

La visita medica può essere richiesta sia dal dipendente che dall’Ente datore di lavoro.

L’ente datore di lavoro:

  • chiede il parere sanitario alla competente Commissione medica
  • ricevuto il verbale di visita medica che riconosce l’inidoneità alla mansione, verifica la
    possibilità di utilizzare il dipendente in mansioni equivalenti a quelle della propria qualifica
  • se non ci sono possibilità di ricollocazione in mansioni equivalenti, può proporre di
    ricollocare il lavoratore anche in mansioni di posizione funzionale inferiore.

Nel caso in cui il lavoratore non dia il proprio consenso alla nuova collocazione in posizione
funzionale inferiore interviene la risoluzione del rapporto di lavoro che si configura come dispensa
dal servizio per inabilità.

Dispensato dal servizio, il lavoratore deve presentare domanda di pensione per inabilità relativa alla
mansione sia all’INPDAP che al datore di lavoro.

Calcolo della prestazione:

I criteri di calcolo sono gli stessi della pensione ordinaria.
La prestazione va determinata sulla base del servizio posseduto al momento della cessazione e
decorre dal giorno successivo alla dispensa dal servizio.
Sono applicabili le norme per l’integrazione al trattamento minimo.

Per approfondire:

Buona lettura

Simona