L’Affidamento Diretto alla Luce del D.lgs. 209/2024
CONTENUTO
L’affidamento diretto rappresenta una procedura semplificata nel panorama degli appalti pubblici, consentendo alle stazioni appaltanti di selezionare direttamente un fornitore per contratti di valore inferiore alle soglie comunitarie, senza la necessità di una gara pubblica. Questa modalità è disciplinata dal Codice dei Contratti Pubblici, in particolare dal D.lgs. 36/2023, che stabilisce i criteri e le condizioni per l’applicazione di tale procedura.
Con l’entrata in vigore del D.lgs. 209/2024, sono state introdotte modifiche significative che meritano attenzione. Una delle novità più rilevanti è la deroga al principio di rotazione degli affidamenti, che tradizionalmente impedisce di affidare nuovamente un contratto allo stesso operatore economico, a meno che non vi siano giustificazioni valide. Ora, il contraente uscente può essere reinvitato a partecipare all’affidamento diretto, a condizione che sussistano motivazioni specifiche e documentate.
Inquadramento Normativo
- Art. 50 del D.lgs. 36/2023: stabilisce le modalità di affidamento diretto per contratti di importo fino a 150.000 € per lavori e 140.000 € per servizi e forniture.
- D.lgs. 209/2024: modifica l’art. 49, introducendo la possibilità di derogare al principio di rotazione in casi motivati, ampliando così le opportunità per le stazioni appaltanti di riutilizzare fornitori già noti.
Profili di Legittimità
L’affidamento diretto è considerato legittimo se realizzato nel rispetto dei principi di adeguatezza e proporzionalità. È fondamentale che le stazioni appaltanti giustifichino le scelte effettuate, anche attraverso un confronto di preventivi, per garantire la trasparenza e l’equità del processo.
Prospettive Applicative
Le modifiche apportate dal D.lgs. 209/2024 offrono una maggiore flessibilità nella gestione degli appalti pubblici, ma richiedono un’attenzione particolare nella motivazione delle deroghe al principio di rotazione. Le stazioni appaltanti dovranno essere pronte a documentare le ragioni di tali scelte, per evitare possibili contestazioni e garantire la legittimità delle procedure adottate.
CONCLUSIONI
L’affidamento diretto, sebbene semplificato, non deve essere considerato un’opzione priva di responsabilità. Le recenti modifiche normative richiedono un approccio più attento e giustificato da parte delle stazioni appaltanti, affinché si possa garantire un uso corretto e trasparente delle risorse pubbliche.
IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA
Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, è fondamentale comprendere le nuove disposizioni relative all’affidamento diretto e le implicazioni delle deroghe al principio di rotazione. La capacità di motivare adeguatamente le scelte di affidamento sarà cruciale per garantire la legittimità delle procedure e per evitare problematiche legali.
PAROLE CHIAVE
Affidamento diretto, D.lgs. 36/2023, D.lgs. 209/2024, principio di rotazione, stazioni appaltanti, contratti pubblici.
ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI
- D.lgs. 36/2023 - Codice dei Contratti Pubblici.
- D.lgs. 209/2024 - Modifiche al Codice dei Contratti Pubblici.
- Art. 50 e Art. 49 del D.lgs. 36/2023.
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