L’inadempimento dell’obbligazione contributiva può integrare il reato di indebita percezione di erogazioni pubbliche ex art. 316-ter C.p. | Filodiritto

L’Indebita Percezione di Erogazioni Pubbliche: La Sentenza della Cassazione e le Sue Implicazioni

CONTENUTO

La recente sentenza n. 11969/2025 della Suprema Corte di Cassazione, Sezioni Unite, ha chiarito un aspetto cruciale del diritto penale in materia di previdenza sociale. In particolare, la Corte ha stabilito che l’inadempimento dell’obbligazione contributiva può configurare il reato di indebita percezione di erogazioni pubbliche, come previsto dall’art. 316-ter del Codice Penale.

Questo reato si verifica quando un soggetto ottiene indebitamente benefici previdenziali o riduzioni dei contributi dovuti, ad esempio nel caso di lavoratori in mobilità, attraverso la mancata comunicazione di condizioni ostative previste dalla legge. In particolare, l’art. 8, comma 4-bis della Legge n. 233/1990 stabilisce che il lavoratore deve comunicare eventuali situazioni che possano influire sul diritto a tali benefici.

La Corte ha evidenziato che la condotta penalmente rilevante è rappresentata da un’omissione iniziale, che genera una serie di indebite agevolazioni contributive percepite nel tempo. Queste agevolazioni vengono richieste periodicamente tramite modelli DM10, e il reato si consuma al momento dell’ultimo sgravio ottenuto. Ciò implica che la responsabilità penale non si limita a un singolo atto, ma si estende a un comportamento continuativo di omissione.

CONCLUSIONI

La sentenza della Cassazione rappresenta un importante chiarimento sulla responsabilità penale legata all’inadempimento degli obblighi contributivi. Essa sottolinea l’importanza della trasparenza e della correttezza nella gestione delle pratiche previdenziali, evidenziando che l’assenza di comunicazione di condizioni ostative può comportare conseguenze penali significative.

IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA

Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, questa sentenza evidenzia la necessità di una scrupolosa attenzione nella gestione delle pratiche relative ai benefici previdenziali. È fondamentale essere consapevoli delle proprie responsabilità e obblighi, non solo per evitare sanzioni penali, ma anche per garantire un corretto funzionamento del sistema previdenziale. La formazione continua e l’aggiornamento sulle normative vigenti sono strumenti essenziali per prevenire comportamenti illeciti.

PAROLE CHIAVE

Indebita percezione, erogazioni pubbliche, obbligazione contributiva, reato, previdenza sociale, responsabilità penale, ommissione, lavoratori in mobilità.

ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI

  • Codice Penale, art. 316-ter
  • Legge n. 233/1990, art. 8, comma 4-bis
  • Sentenza n. 11969/2025 della Suprema Corte di Cassazione.

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