La logica competitiva assimila l’affidamento diretto ad una gara vera e propria - Le Autonomie La logica competitiva assimila l’affidamento diretto ad una gara vera e propria - Le Autonomie
L’Affidamento Diretto nel Codice dei Contratti Pubblici: Chiarimenti e Distinzioni
CONTENUTO
L’affidamento diretto, disciplinato dall’art. 50, comma 1, lett. b) del Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 36/2023), rappresenta una modalità di acquisizione di beni e servizi da parte delle pubbliche amministrazioni che suscita spesso confusione. Molti lo considerano assimilabile a una gara pubblica, grazie alla presenza di una logica competitiva tra operatori economici invitati. Tuttavia, è fondamentale chiarire che l’affidamento diretto si distingue nettamente dalle procedure di gara tradizionali.
A differenza delle gare pubbliche, che richiedono una competizione strutturata basata su criteri qualitativi e quantitativi, l’affidamento diretto si limita a invitare più soggetti senza una vera e propria procedura selettiva. Questo significa che non c’è una valutazione comparativa approfondita delle offerte, ma piuttosto una scelta tra i soggetti invitati, che non è vincolata a criteri rigorosi.
Un ulteriore elemento di distinzione è rappresentato dal principio di rotazione, previsto dall’art. 36 del Codice. Questo principio impone, nei contratti sotto soglia, l’esclusione degli affidatari precedenti per garantire una concorrenza effettiva e favorire l’accesso a nuovi operatori. Pertanto, sebbene l’affidamento diretto possa sembrare competitivo, non si configura come una procedura aperta o negoziata e mantiene caratteristiche proprie, diverse dalla gara pubblica tradizionale.
In sintesi, l’affidamento diretto non deve essere confuso con una gara pubblica, poiché non prevede una competizione strutturata e non è soggetto alle stesse regole di trasparenza e pubblicità.
CONCLUSIONI
L’affidamento diretto rappresenta una modalità semplificata di acquisizione per le pubbliche amministrazioni, ma è essenziale comprendere le sue peculiarità rispetto alle gare pubbliche. La mancanza di una procedura selettiva e la presenza del principio di rotazione sono elementi chiave che ne definiscono la natura.
IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA
Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, è cruciale avere una chiara comprensione delle differenze tra affidamento diretto e gare pubbliche. Questa conoscenza non solo facilita la gestione delle procedure di acquisto, ma contribuisce anche a garantire la trasparenza e la legalità nelle operazioni della pubblica amministrazione. Essere consapevoli delle normative e dei principi che regolano queste procedure è fondamentale per evitare errori e garantire una corretta applicazione delle leggi.
PAROLE CHIAVE
Affidamento diretto, Codice dei contratti pubblici, D.Lgs. 36/2023, gara pubblica, principio di rotazione, concorrenza, pubblica amministrazione.
ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI
- D.Lgs. 36/2023 - Codice dei contratti pubblici.
- Art. 50, comma 1, lett. b) - Affidamento diretto.
- Art. 36 - Principio di rotazione.
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