La progettazione svolta da un dipendente pubblico non può integrare i requisiti tecnico professionali. - Giurisprudenzappalti

La Progettazione Interna dei Dipendenti Pubblici e i Requisiti per gli Appalti Pubblici

CONTENUTO

La questione della validità della progettazione svolta da un dipendente pubblico ai fini della qualificazione per gli appalti pubblici è stata recentemente chiarita dal Consiglio di Stato, Sezione V, con la sentenza n. 5407 del 20 giugno 2025. Questa sentenza stabilisce un principio fondamentale: l’attività progettuale interna, svolta nell’ambito della pubblica amministrazione, non può essere utilizzata per integrare i requisiti tecnico-professionali richiesti per partecipare a gare d’appalto.

Secondo la normativa vigente, i requisiti tecnico-professionali devono essere dimostrati attraverso esperienze e qualifiche acquisite in contesti esterni alla pubblica amministrazione. Questo significa che le competenze e le esperienze accumulate come dipendente pubblico non sono sufficienti per soddisfare le richieste di qualificazione tecnica previste dalla legge sugli appalti pubblici.

La verifica dell’idoneità tecnico-professionale è disciplinata dal D.Lgs. 81/08, in particolare agli articoli 26 e 90, che impongono al committente o al responsabile dei lavori di accertare le capacità delle imprese affidatarie in relazione alla sicurezza e alla competenza tecnica. Inoltre, per figure specifiche come il coordinatore per la progettazione, l’art. 98 del D.Lgs. 81/08 richiede titoli universitari specifici o attestazioni di esperienza nel settore edilizio.

CONCLUSIONI

In sintesi, la giurisprudenza attuale conferma che la progettazione interna svolta da dipendenti pubblici non può essere considerata un elemento valido per integrare i requisiti tecnico-professionali richiesti dalle normative sugli appalti pubblici. Questo chiarimento è cruciale per garantire la trasparenza e la competenza nelle procedure di gara, assicurando che solo le esperienze e le qualifiche acquisite in contesti esterni possano essere utilizzate per dimostrare la capacità di partecipare a tali gare.

IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA

Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, questa sentenza implica che è fondamentale acquisire esperienze e qualifiche nel settore privato o in contesti professionali esterni per poter soddisfare i requisiti richiesti per la partecipazione a gare d’appalto. È quindi consigliabile pianificare percorsi formativi e professionali che includano esperienze al di fuori della pubblica amministrazione, al fine di ampliare le proprie opportunità di carriera e di partecipazione a progetti di appalto.

PAROLE CHIAVE

Progettazione interna, dipendente pubblico, appalti pubblici, requisiti tecnico-professionali, Consiglio di Stato, D.Lgs. 81/08.

ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI

  1. Consiglio di Stato, Sezione V, Sentenza n. 5407 del 20 giugno 2025.
  2. D.Lgs. 81/08, Art. 26 - Verifica dell’idoneità tecnico-professionale.
  3. D.Lgs. 81/08, Art. 90 - Capacità delle imprese affidatarie.
  4. D.Lgs. 81/08, Art. 98 - Requisiti per il coordinatore per la progettazione.

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