La Regione, titolare del trattamento dei dati sanitari, risponde anche nel caso di trattamento illegittimo su richiesta del Ministero

l noto decreto legge n. 34 del 2020 ha previsto che il Ministero della Salute possa trattare dati personali anche relativi alla salute degli interessati per sviluppare dei sistemi predittivi dell’evoluzione delle necessità legate alla salute della popolazione italiana. Per permettere al Ministero di svolgere tale compito, il suddetto Decreto legge è stato modificato nel dicembre 2021, prevedendo che i dati personali relativi alla salute degli interessati, privati di elementi identificativi di questi ultimi, possano essere trattati dal Ministero e da altri Enti, tra cui le Regioni, relativamente ai propri assistiti. In considerazione di tali recenti modifiche, il Ministero della Salute ha coinvolto 8 regioni nelle attività finalizzate alla costruzione di modelli analitici che serviranno per la realizzazione del modello predittivo di cui al citato d.l. 34/2020, istituendo a tal fine un apposito gruppo di lavoro interistituzionale.

Il Garante per la protezione dei dati personali ha, quindi, svolto un’istruttoria finalizzata a conoscere l’attività di tale gruppo di lavoro e dei trattamenti effettuati anche dalle Regioni coinvolte, chiedendo a tal fine informazioni al Ministero, per valutare il rispetto della normativa in materia di privacy.

Il Ministero ha quindi comunicato al Garante di essersi limitato a recepire i dati statistici, relativi alla salute degli assistiti delle varie Regioni coinvolte, che erano già stati “aggregati” dalle Regioni medesime.

In considerazione di ciò, il Garante ha avviato un’istruttoria anche nei confronti delle regioni coinvolte, fra le quali la Lombardia, chiedendo loro informazioni in merito ai trattamenti effettuati nell’ambito delle attività promosse dal Ministero per realizzare il suddetto prototipo del modello predittivo.

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